Arsiè (BL): Autovelox nascosto ricorso accolto sanzione annullata ma intanto il Comune incassa.
L'autovelox è stato abilmente occultato al centro di una curva dietro a sette cartelli di indicazione verticale, ma il Comune di Arsiè (BL) persiste ad ignorare le sentenze (anzi le impugna a spese dei cittadini) e lascia l'autovelox illegale. Ecco spiegato il motivo per il quale ha incassato nel 2022 oltre € 1.270.000 in nome della sicurezza... ma intanto non ha predisposto il piano urbano del traffico obbligatorio proprio per mettere in sicurezza le strade.

Il 22 ottobre 2022, al Signor M.F. veniva contestata dal Comune di Arsiè (BL), una presunta violazione indicata nell'articolo 142/8 del codice della strada, che prevedeva una sanzione pecuniaria di € 187.00 e la decurtazione di 3 punti sulla patente.
Lo scorso 13 giugno 2023, il Giudice di Pace di Belluno, a seguito di nostro articolato ricorso amministrativo a tutela del ricorrente, certo di non aver violato alcuna norma di prudenza e buon senso, ha accolto l'impugnazione annullando la sanzione erogata dalla Polizia Locale del Comune di Arsiè (BL), in quanto, ha rilevato il Giudice adito testualmente:
"...Tra i vari motivi posti dalla ricorrente a sostegno del proprio ricorso, risulta fondato, con riferimento al momento in cui la violazione è stata accertata, quello relativo alla non visibilità dell'autovelox, in quanto occultato da cartelli stradali". - " ...L'autovelox, posto appena qualche metro dietro tutto quanto ora elencato, risulta, per questa ragione, di per sé scarsamente visibile; ni via ulteriore, soprattutto alla luce della Direttiva del Ministero dell'Interno sopra riportata, non può non rilevarsi che il "segnale di indicazione riportante il simbolo dell'organo dipolizia operante conforme a quelli previsti dall'art. 125 Reg", posizionato, nella specie, né sopra l'apparecchio, né ni linea con ol stesso, bensi spostato di alcune decine di centimetri verso l'interno nell'aiuola, risulta, di fatto, completamente occultato alla vista degli automobilisti. Questo, soprattutto a causa dei menzionati cartelli indicatori delle località, posti uno sopra l'altro".
In sede di udienza, lo stesso Giudice di Pace, diceva al Segretario Comunale Francesco Pucci, che sarebbe stato opportuno che l'autovelox venisse spostato dalla curva e magari, posizionato nel rettilineo attiguo e che nel frattempo, fossero spostati i cartelli stradali che lo rendevano occultato. Nei giorni successivi però, invece di dare una risposta civile accogliendo l'invito, lo stesso contabile comunale, probabilmente irritato dal nostro articolo pubblico che annunciava l'ennesimo ricorso perso dalla sua amministrazione, inviava due lettere al Giudice di Pace di Belluno e alla nostra Associazione, pretendendo che lo stesso Giudice inserisse nella sentenza delle frasi che potessero confermare quanto da noi scritto. Una illegittima ingerenza di cui il GdP, ovviamente, non ha tenuto conto nella sua pronuncia.

IL PIANO URBANO DEL TRAFFICO risulta atto OBBLIGATORIO dall'art. 36 del C.d.S. - Durante la discussione, abbiamo fatto ancora presente al rappresentante della P.A., Francesco Pucci, che il Comune di Arsiè, è privo dell'obbligatorio Piano Urbano ed extraurbano del traffico. Questo documento è essenziale ed obbligatorio poichè come recita lo stesso articolo 4) "I piani di traffico sono finalizzati ad ottenere il miglioramento delle condizioni di circolazione e della sicurezza stradale, la riduzione degli inquinamenti acustico ed atmosferico ed il risparmio energetico, in accordo con gli strumenti urbanistici vigenti e con i piani di trasporto e nel rispetto dei valori ambientali, stabilendo le priorita' e i tempi di attuazione degli interventi. Il piano urbano del traffico prevede il ricorso ad adeguati sistemi tecnologici, su base informatica di regolamentazione e controllo del traffico, nonche' di verifica del rallentamento della velocita ' e di dissuasione della sosta, al fine anche di consentire modifiche ai flussi della circolazione stradale che si rendano necessarie in relazione agli obiettivi da perseguire".
Il Contabile Comunale Francesco Pucci, anche segretario del Comune di Belluno, che sarà bravissimo con i numeri, ma forse meno con la conoscenza del codice della strada, ribatteva al Giudice asserendo che il Comune di Arsiè non sarebbe obbligato a redigere tale documento poichè ha meno di 30.000 abitanti, dimostrando così di ignorare quanto invece dispone l'articolo 2) che recita: "All'obbligo di cui al comma 1 sono tenuti ad adempiere i comuni con popolazione residente inferiore a trentamila abitanti i quali registrino, anche in periodi dell'anno, una particolare affluenza turistica, risultino interessati da elevati fenomeni di pendolarismo o siano, comunque, impegnati per altre particolari ragioni alla soluzione di rilevanti problematiche derivanti da congestione della circolazione stradale. L'elenco dei comuni interessati viene predisposto dalla regione e pubblicato, a cura del (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti), nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana".

Una ennesima omissione di legge, a nostro parere molto grave, commessa da coloro che si innalzano a "paladini della giustizia e della legalità" sanzionando gli automobilisti con un autovelox nascosto e non omologato, incassando oltre € 1.270.000 di multe in nome della sicurezza stradale, quando poi di sicurezza non ne conoscono neppure le basi normative. Attendiamo con fiducia la pronuncia della Procura della Repubblica da noi resa edotta di tutto con un esposto depositato lo scorso febbraio 2023.