Chi ci segue sa che dall'inizio del 2021 la nostra Associazione no profit "contrasta" in via principale quelle amministrazioni che fanno uso improprio degli autovelox sfruttado l'alibi della sicurezza stradale e cercando di giustificare la loro opera dicendo ai cittadini che i soldi delle multe vanno investiti nelle strada. Tutte "balle" vediamo perchè.
I Sequestri
La Procura della Repubblica di Cosenza in questi giorni ha affidato incarico alla Polizia Stradale di sequestrare i rilevatori modello T-EXSPEED v 2.0 in quanto privi di omologazione; non solo ma pare accertato che i modelli di autovelox sottoposti a sequestro siano differenti dal prototipo depositato presso il Ministero competente. Da precisare che diversi modelli sono stati o stanno per essere sequestrati in alcune città del Veneto (Venezia e Vicenza) mentre il Legale rappresentante della ditta produttrice degli autovelox è stato denunciato in stato di libertà per frode nella pubblica fornitura. Gli accertamenti effettuati, secondo quanto riferito dalla Polstrada di Cosenza, hanno consentito di appurare non solo la mancata omologazione ma anche l’assenza del prototipo del sistema di rilevamento, elementi indispensabili per accertare la legittimità delle violazioni rilevate da tali sistemi, di proprietà di società private che vengono date in noleggio a enti locali, con il rischio concreto di danno erariale nel caso di ricorso da parte di utenti a cui spesso i giudici aditi riconoscono oltre l’annullamento del verbale anche il risarcimento delle spese.
La Cassazione
La Corte di Cassazione con recente ordinanza n. 10505/2024 del 18/04/2024 ha sancito l’illegittimità delle apparecchiature elettroniche per il rilevamento delle velocità, prive di “omologazione“ ai sensi dell’art. 142, comma 6 del Codice della Strada, aventi la sola approvazione rilasciata dal M.I.T. per poter acquisire la “fonte di prova” strumentale da potersi utilizzare dalla P.A. ai fini sanzionatori, escludendo in via definitiva, una possibile equiparazione delle procedure di omologazione ed approvazione come invece scritto nel Decreto Ministero Infrastrutture e Trasporti N. 282 13.06.20217 che aveva equiparato omologazione ed approvazione scrivendo: "Nelle more della emanazione di specifiche norme per la omologazione, ai sensi dell'art. 192, comma 1 e 2 del decreto del Presidente della Repubblica .n 594 del 192, dei dispositivi, delle apparecchiature e dei mezzi tecnici per l'accertamento delle violazioni dei limiti massima id velocità, si procede alla approvazione del prototipo ai sensi dell'art. 192, comma 3 del decreto sopra richiamato".
Qualche settimana dopo, la stessa Cassazione con ordinanza n. 19732/2024 del 10.07.2024 ha ribadito che "...È, quindi, a carico della Pubblica Amministrazione, in presenza di contestazione da parte del soggetto sanzionato, la prova positiva dell'omologazione iniziale e della taratura periodica dello strumento. In presenza di detti elementi, di per sé sufficienti a dimostrare il corretto funzionamento dell'apparato di rilevazione della velocità, spetta alla parte sanzionata l'onere della prova contraria (Cass. Sez. 2, Ordinanza n. 22015 del 2022; Cass. Sez. 6-2, Ordinanza n. 3538 dell'11/02/2021, che ha confermato la sufficienza della produzione del certificato di taratura periodica, da parte della P.A., al fine di dimostrare la corretta verifica del funzionamento dell'apparato; Cass. Sez. 2, Ordinanza n. 29093 del 18/12/2020)".
La Corte di Cassazione si era già espressa sulla obbligatorietà della omologazione degli autovelox dal 2001 ad oggi ha pubblicato 29 sentenze all'apparenza "messe nel cassetto" da coloro che dovevano vigilare e tutelare i cittadini, preferendo cosi lasciare carta bianca a Sindaci e Amministrazioni Provinciali di sistemare anno per anno i loro bilanci con le multe in nome della sicurezza stradale.
MIT e Ditte costruttrici
Come detto dalla Cassazione, la determina del Ministero Infrasttutture e Trasporti del 2017 è norma di fonte secondaria emanata dal M.I.T. per giustificare e legittimare un'attività di approvazione degli autovelox in evidente gravissima e insanabile violazione della normativa primaria già vigente e imposta in materia di strumenti metrici legali da doversi applicare, senza possibilità di deroga alcuna, anche agli strumenti di misura della velocità veicolare.
Orbene per quanto detto le "Ditte costruttrici" ed il "M.I.T"., nelle rispettive attività di produzione e approvazione delle apparecchiature autovelox destinate alla commercializzazione ad utilizzo della P.A. per scopi legali, ossia per finalità sanzionatorie ex art. 142, comma 6 Codice della Strada, non potevano non essere a conoscenza delle richiamate norme imperative e per questo non dovevano e non potevano in alcun modo eluderle. Una soluzione discosta da quella tracciata dal legislatore in base a leggi e fonte primaria, non anche e dunque derogabili da fonti normative secondarie, che ha escluso per troppi anni i principi costituzionali e normativi, nazionali ed europei vigenti in materia con evidente lesione del principio di legalità.
Le Amministrazioni
L'incredibile caso dell'autovelox di Colle Santa Lucia in Provincia di Belluno: quasi 2 milioni di euro di multe elevate in tre anni, appena 346 abitanti. Il Sindaco Paolo FRENA però dichiara: "Ancora tagli no altrimenti saremmo costretti ad installare qualche autovelox per recuperare risorse, o sarà impossibile mantenere i servizi". A Colle Santa Lucia in Provincia di Belluno, i turisti che sono incappati in quello che a tutti gli effetti è stato definito nel 2023 l’autovelox più redditizio del Paese in rapporto agli abitanti del Comune, installato in cima al Passo Giau, sono sicuri che la funzione di quel misuratore di velocità sia la prima, in realtà, ha giurato il sindaco del paesino all’ombra delle Dolomiti, la vera ragione della sua presenza è la seconda. A leggere i numeri, in effetti, il dubbio potrebbe sorgere: abitanti di Colle Santa Lucia 346, valore delle multe elevate 747.000 euro solo nel 2023, pari a 2.159 euro per residente. Nei due anni precedenti non è che i numeri fossero tanto migliori: nel 2022 l’autovelox in questione si era fermato a quota 623.000 euro, nel 2021 invece a 552.367 euro. E nel mirino nella maggior parte dei casi ci sono finiti i turisti: su 4.596 verbali, infatti, 3.132 sono stati inviati a viaggiatori stranieri e 1.464 a connazionali. Insomma, una strage di multe: il valore delle sanzioni è stato di ben 83 volte più alto della media italiana, con oltre 1,9 milioni di euro in tre anni.
Il Comune di Arsiè micro comune di 2000 anime ha incassato dalle multe dal 2021 al 2023 € 2.494.078,33 e ne ha spesi come sopra indicato € 1.161.255,32 con una differenza tra incassato e speso di € 1.332.823,01. Vediamo poi che ci sono cittadini che si lamentano (giustamente diciamo noi) della pericolosità di alcune strade comunali, che seppure evidentemente percorse da poche persone, devono essere comunque sicure e percorribili sia per un cittadino, sia per una ambulanza sia per la nettezza urbana. Siccome la matematica è sempre alleatoria e potremmo sbagliarci. L'ex Sindaco di Arsiè, Luca STRAPPAZZON ha pubblicamente dichiarato: "Posso parlare per i Comuni della provincia di Belluno e garantisco per tutti che i Bilanci sono in attivo. Non vi è quindi alcuna necessità di pareggiare i bilanci con tali introiti per il semplice motivo che i bilanci sono già in pareggio. Ad Arsiè, inoltre, abbiamo deciso di investire il 100% dei proventi per la sicurezza delle strade e per le altre spese indicate dall'art. 208 del CdS" Ci viene da chiedere cosi al Signor STRAPPAZZON di farci sapere quel "milioncino e 300mila euro" che non torna dai conti dove è finito?
Ma nel Capoluogo Belluno le cose non vanno cosi bene da quando ci siamo noi.... Nel 2021 il comune ha infatti incassato € 1.039.569,85 - nel 2022 è sceso a € 689.465,00 per dichiarare nel 2023 solamente (si fa per dire) € 550.440,81 in due anni di attività gli abbiamo dilapidato l'incasso da multe e non è finita qui.
Ma come sono stati spesi a Belluno i soldi delle multe.... Nel 2021 risultano spesi € 19.750,34 per l'acquisto di calzature estive/vestiario e accessori per personale della polizia locale, ci risultano circa 18 vigili in forza. Più di 1000 euro a vigile per le scarpe estive saranno sicuramente di marca.
E poi € 5.124,00 quali autorizzazione alla Bellunum Srl per asfaltatura rampa di accesso dei magazzini comunali di Marsiga.
Nel 2022, € 133.00 per i tappetini delle auto di servizio, € 714,92 per i nastrini benemerenze polizia locale, € 30.000 per la previdenza integrativa polizia locale anno 2022.
Interessante apprendere che nel biennio in questione, sono stati spesi € 162.029,60 per la manutenzione delle strade, installazione, ammodernamento, potenziamento, messa a norma delle barriere e sistemazione del manto stradale, redazione dei PGTU. Interventi a tutela degli utenti deboli, educazione stradale nelle scuole di ogni ordine e grado, assistenza e previdenza per il personale di cui alle lettere d-bis) ed e) del comma 1, dell'art. 12. Mobilità ciclistica e misure di cui all'art.208, comma 5-bis. Il Comune di Belluno, non ha un Piano Urbano del Traffico (PUT) un successivo Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU). Men che meno, il Comune di Belluno, ha predisposto con alla Provincia di Belluno e in collaborazione con i gestori delle strade, ANAS Spa e Veneto Strade Spa, il Piano del Traffico per la Viabilità Extraurbana.
ED ALLORA DI QUALE SICUREZZA STIAMO PARLANDO ???
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