Lo abbiamo messo in discussione molte volte, provando come spesso e volentieri abbia rilevato il superamento dei limiti tollerati dalla legge, mettendo nei guai persone anche astemie. Questo però non deve essere un alibi perchè l'alcool e droghe devono restare molto lontano da coloro che guidano.
Un geometra pratese è stato assolto al processo per guida in stato di ebbrezza, il fatto risale a giugno di tre anni fa. L'uomo fu fermato sulla strada del ritorno a casa dopo una giornata passata in montagna con la famiglia. Tornò a casa senza patente e con una denuncia per guida in stato di ebbrezza, ma anche con la certezza di essere incappato in un clamoroso errore perché il bicchiere di vino bevuto qualche ora prima a pranzo non poteva essere le causa del tasso di alcol rilevato dall'etilometro dei carabinieri, superiore alla soglia massima prevista dalla legge.
Dopo ben tre anni di battaglie legali e carte bollate, è stato assolto mercoledì 21 giugno, dal tribunale di Pistoia. Il Giudice Monica Jacqueline Magi ha accolto la tesi del professionista, difeso dall'avvocato Giovanni Renna: a far schizzare in alto il valore sarebbe stato il gel igienizzante usato per lavarsi le mani un attimo prima di afferrare il boccaglio che i carabinieri impegnati in un posto di blocco a Pracchia, centro della montagna pistoiese, gli avevano dato per soffiarci dentro. Tesi, peraltro, già accolta dal giudice di pace che già un mese e mezzo dopo la contestazione, datata 2 giugno 2020 che ne aveva anche ordinato la restituzione della patente.
Al professionista era però rimasto un conto in sospeso: il processo per guida in stato di ebbrezza. Conto chiuso oggi con l'assoluzione arrivata alla fine di un processo nel corso del quale il difensore ha messo in risalto anche il fatto che l'etilometro non risultava essere stato revisionato nei tempi e nei modi indicati dalla normativa. Insomma, l'avvocato ha invocato e ottenuto la inutilizzabilità del risultato del test alcolemico.
Un perito tossicologico ha misurato la percentuale di alcol contenuta nel gel igienizzante usato dal geometra: 65 %, quantità sufficiente, a quanto pare, ad alterare l'esito del test. Un esperto di etilometri ha invece lavorato sulle 'carte' rilevando che ogni apparecchio, per essere utilizzato per gli accertamenti sulle persone, deve essere sottoposto ad una prima verifica (detta primaria) e ad altre successive con cadenza annuale: così è previsto dalla legge che obbliga a riportare sul 'libretto metrologico' data ed esito di ciascuna revisione. E' emerso che l'etilometro usato dai Carabinieri, sarebbe stato sì revisionato ma sempre in ritardo rispetto alla scadenza e in alcuni anni – 2000, 2003, 2014 e 2017 – la verifica non sarebbe stata fatta. Non solo: l'esperto ha anche rilevato 'vizi' che avrebbero inficiato il risultato del test rafforzando la tesi difensiva relativamente all'utilizzo di un etilometro che “non fornisce in ogni caso risultati affidabili dal punto di vista della metrologia legale.
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