Salvini: Basta fare cassa con gli autovelox e intanto noi combattiamo le P.A. che fanno cassa.
Ci aspettiamo dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti un provvedimento che finalmente impedisca alle molte Pubbliche Amministrazioni di utilizzare l'alibi della sicurezza per fare cassa con gli Autovelox.

BASTA FARE CASSA CON GLI AUTOVELOX, lo ha detto ancora una volta il Ministro Salvini, al question time della settimana scorsa di cui riportiamo un estratto. Entro giugno, aggiunge il ministro, uscirà il primo decreto di modifica sostanziale al Codice della Strada, comprendente di una riforma strutturale sull'utilizzo degli autovelox, per evitarne abusi. Nel frattempo noi combattiamo quelle piccole amministrazioni che incamerano soldi pubblici in modo subdolo con la scusa della sicurezza.
Ci aspettiamo di non avere più a che fare con queste micro amministrazioni che installano volutamente gli autovelox in curva con l'alibi della sicurezza stradale, ma che poi non attuano quella minima e doverosa prevenzione sulla strada, magari redigendo l'obbligatorio PIANO URBANO DEL TRAFFICO, oppure effettuando controlli con le pattuglie e con la contestuale "educazione" degli automobilisti più distratti o indisciplinati, sanzionandoli sul posto come prevede la legge e non dopo qualche mese con una busta verde.

Il Contabile Comunale di Arsiè, di Belluno e chissà di quali altre Amministrazioni, Francesco Pucci deve essersela presa non poco per l'articolo che abbiamo pubblicato ieri dal titolo: "Arsiè (BL): Il Giudice di Pace spostate l'autovelox lontano dalla curva rendendolo visibile" parole che ovviamente non ci siamo inventati e che abbiamo riportato testualmente come proferite in udienza dal Giudice di Pace. Se il Segretario Comunale, Francesco Pucci ha la memoria corta, lo informiamo che ci sono vari e molteplici modi per confermare, parola per parola quanto detto in udienza.
In merito quindi alla nota qui riportata, a firma del Sindaco Luca Strapazzon, indirizzata al Sig. Giudice di Pace di Belluno, Dr. Fabrizio Schioppa, ricordiamo che la legge non ammette di "suggerire" ad un giudice cosa egli deve o cosa non deve scrivere in una sentenza. Sopratutto se le frasi ad esso riferite, non sono quelle realmente riportate. Trascriviamo per completezza il passaggio "incriminato" riferito alla frase detta dal Giudice: "Quell'autovelox deve essere spostato dalla curva e installato in rettilineo, ben segnalato e sopratutto non nascosto da cartelli segnaletici. Questo è quello che ha detto nell'udienza di ieri il Giudice di Pace di Belluno".
Facciamo comunque sommessamente presente al Sindaco ed al suo contabile, che il verbale di udienza è stato chiuso ieri con emissione di un verdetto a loro sfavorevole e con accoglimento del nostro ricorso e contestuale annullamento della sanzione emessa. Desolati per loro felici per il nostro tutelato.
Consideriamo pertanto questa comunicazione, una mera inutile lettera senza scopo, non valida ai fini della sentenza che emtterà il Giudice di Pace di Belluno e che non ne potrà ed evidentemente non dovrà farne uso e menzione. Siamo ancor più desolati per il Sindaco Strapazzon ed il Sig. Francesco Pucci, sicuri che quanto da noi scritto pubblicamente e che tanto li ha toccati nel loro ego, ripercorra fedelmente quanto discusso ieri in udienza e che per questo, lo stesso magistrato non potrà che prenderne atto confermando. Diversamente avremmo i modi per ricordarlo a tutti.
Ma venendo alle cose serie, ci permettiamo di suggerire, al Sindaco ed al suo Contabile, di fare un pensiero sulle numerose sentenze avverse ricevute, che per l'ennesima volta, come ieri, hanno acclarato senza alcun dubbio, che il Comune di Arsiè incamera soldi dai cittadini in modo illegittimo ed illegale, utilizzando un autovelox nascosto da cartelli, posizionato in curva e privo di qualsivoglia autorizzazione omologativa rilasciata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Ex MISE).
Il Comune di Arsiè infatti, con questo abile stratagemma, nel 2021 ha incassato ben € 136.923,18 ma erano pochi ed allora nel 2022 col nuovo autovelox posizionato abilmente in curva nascosto da cartelli verticali, è "decollato" sistemando le casse comunali con € 1.271.771,47. Lo ribadiamo senza paura di smentita o di querele, soldi presi ai cittadini in modo illegittimo ed illegale, come testimoniato su almeno 10 sentenze dei G.d.P. di Belluno, ma arriveremo anche alla Cassazione... alla Corte dei Conti e alle Procure, tempo al tempo noi crediamo nella legge e nella Giustizia.

Nel frattempo sollecitiamo ancora la Procura della Repubblica di Belluno, ricordando che siamo in urgente attesa di conoscere gli esiti degli esposti presentati nello scorso mese di febbraio per le presunte e numerose violazioni in capo al Sindaco Strapazzon ed in capo a tutte le altre figure correlate alla autorizzazione di quell'autovelox.
Chiediamo con deferente urgenza e fiducia nella Giustizia, che sia fatta luce presto anche su questa assurda vicenda, poichè il Sindaco di Arsiè con i soldi dei cittadini, non contento dei danni già arrecati, ha incaricato un legale che ad ogni ricorso perso, lo impugna al Tribunale. Ed anche qui ci piacerebbe sapere, ma lo faremo molto presto, conoscere a quanto ammontano le parcelle che il Comune di Arsiè sta pagando all'ufficio legale incaricato e se per tale ricco incarico pubblico, sia stata fatta una gara aperta o un affidamento diretto.
Per ora, ma solo per ora, sempre il solito giudice ha dato sempre ragione alle P.A. annullando le decisioni di primo grado e causando una ulteriore beffa e grave danno economico ai cittadini, che saranno costretto a spendere altri soldi personali per ottenere giustizia in Cassazione, quella giustizia che oggi il Sindaco di Arsiè cerca sempre e solo con i soldi dei cittadini, non certo con i propri.
A tale proposito sottolineamo infatti, che la Suprema Corte di Cassazione, da molti anni ma sopratutto negli ultimi cinque, è sempre stata univoca su questi temi, con decisioni che hanno cassato quasi sempre le sentenze dei Tribunali che non avevano tenuto conto della assenza prima verifica omologativa emessa dall'ex MISE. Riportiamo ad esempio in calce copia dell'ultima pronuncia Cassazione n°6579/2023 dello scorso MARZO 2023 che recita:
"La sentenza impugnata, quindi, deve essere cassata con rinvio al Tribunale di Roma in persona di altro magistrato, il quale, nel decidere anche sulle spese del presente giudizio di legittimità, si conformerà al seguente principio: "L'obbligo, a seguito della declaratoria di illegittimità costituzionale dell'art. 45, comma 6, del d.lgs. n. 285 del 1992 (Corte cost. 18 giugno 2015 n. 113), di sottoporre tutte le apparecchiature di misurazione della velocità a verifiche periodiche di funzionalità e di taratura opera anche per il sistema di rilevazione della velocità "SICVE-Tutor". In caso di contestazioni circa l'affidabilità dell'apparecchio spetta all'Amministrazione fornire la prova positiva dell'iniziale omologazione e della successiva periodica taratura dello strumento, producendo sia le certificazioni di omologazione e conformità sia le certificazioni di taratura periodica, non potendosi fondare la prova dell'esecuzione delle verifiche sulla funzionalità ed affidabilità dell'apparecchio sulla mera attestazione contenuta nel verbale di contravvenzione, non rivestendo quest'ultima fede privilegiata".