Le multe in Italia sono una gigantesca batosta. E anche un enorme affare. Soltanto per gli eccessi di velocità, ne vengono fatte 2,5 milioni all'anno, per un valorecomplessivo pari a 3 miliardi. In compenso sono pochi i Comuni che ne pubblicano il rendiconto specificando che cosa fanno con gli incassi.
Il destino dei soldi
La confusione viene incrementata dal fatto che Comuni e Province, per legge, hanno un obbligo, tuttavia poco rispettato. Entro il 31 maggio di ogni anno dovrebbero infatti divulgare quanto incassano con le contravvenzioni legate al Codice della strada, spiegare il destino di quei soldi e specificare quanto arriva dai vari comparti, a partire dagli autovelox.
Uno su tre sfugge
In pratica, 2.747 Comuni su circa 7.900 (un terzo) non hanno mai fornito la rendicontazione sulle contravvenzioni incassate nel 2020. Vedremo che cosa succederà entro il 2022, visto che il Governo, a sua volta, da Luglio di quest'anno dovrebbe pubblicare i dati rilevati (purché tutti gli enti facciano il loro dovere, comunicandoli).
Il record a Milano
Comunque dei 3 miliardi citati soltanto il 56%, per un totale di quasi 1,7 miliardi, viene ricevuto dagli enti locali; il resto va allo Stato e a chi ha le concessioni. Il record spetta, nel 2019, a Milano: il Comune ha ricevuto 180 milioni grazie alle multe, seguito da Roma con 170 milioni, Torino con 50, Bologna e Firenze con circa 47 e Napoli con 36 milioni. Spetta proprio agli autovelox il compito di ramazzare più denaro. I dati Aci/Istat stimano che nel 2019 abbiano fruttato 2,5 milioni.
Italia prima in Europa
D'altra parte, l'Italia è da record in Europa: ci sono oltre 8.000 autovelox attivi, mentre nel Regno Unito sono 4,000, 3.800 in Germania e 2.400 in Francia. Insomma, per molti Comuni, anche piccoli ma posti lungo strade molto trafficate, sono una miniera d'oro, anche se spesso non appaiono infallibili. Nel 2022 dovrebbe entrare in vigore un nuovo decreto per disciplinarne l'uso corretto. Vedremo.
FONTE FACILEPUNTOIT
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