ECCO COME IL COMUNE DI BELLUNO TIENE ALLA SICUREZZA DELLE STRADE E SOPRATUTTO ALLA SICUREZZA DEI CITTADINI. A 100 METRI DALL'AUTOVELOX CHE FRUTTA OLTRE UN MILIONE DI EURO DA MESI C'E' UN PERICOLOSO GUARDARAIL DANNEGGIATO CHE NON VIENE SISTEMATO.
Quel cartello galeotto che oggi col vento è caduto regalandoci una perla che non potevamo testimoniare per ribadire come anche questa Amministrazione Pubblica poco è interessata alla sicurezza stradale, ma di peggio a nulla importa della sicurezza dei cittadini.
Quel cartello è stato posizionato sicuramente oltre due mesi e mezzo fa, ovvero sicuramemente prima del nostro articolo dello scorso 7 febbraio 2023 con il quale si denunciava l'utilizzo illegale dell'autovelox posto in Via Marisiga dal Comune di Belluno e da dove, rivedendo le immagini abbiamo visto il danneggiamento.
Sono trascorsi così quanto meno due mesi e mezzo, ma siamo sicuri che quel danneggiamento risale a molto prima e il cartello di direzione obbligatoria è stato posizionato a ridosso del guardarail per coprirne e mimetizzarne i danni. A quale pro?
Onestamente e per tutta sincerità, neppure noi in questo lungo tempo, seppure sempre attenti, ci eravamo accorti di cosa effettivamente occultava quel cartello provvisorio.
Oggi passando e vedendo quel segnale stradale provvisorio divelto a terra, la nostra attenzione è andata subito sul pericoloso guardrail danneggiato, o meglio, su di quello che rimane della struttura in ferro arrugginita di un guardrail pericolosamente rovinato.
Il ripristino delle condizioni di sicurezza, a seguito del verificarsi di un incidente stradale, è un tema poco discusso, nonostante la questione sia invece molto importante ai fini della salvaguardia della sicurezza della circolazione stradale.
Dando corso ad un excursus sulle disposizioni vigenti, si è giunti alla conclusione che, in applicazione dei combinati disposti del Codice della Strada e del Codice dell’Ambiente, i Comuni, le Provincie, le Regioni, le Società gestori e concessionarie della strada, sono responsabili della corretta conduzione e manutenzione, anche straordinaria, delle condizioni di viabilità, oltre che del corretto recupero e smaltimento dei rifiuti abbandonati sulla sede stradale, anche a seguito di incidenti.
Accanto a ciò, al trascurare le condizioni di ripristino, accade anche, che a seguito di una mancata precedenza, arresto allo stop, o per altre simili violazioni al codice stradale, vi siano incidenti senza feriti ma con soli danni ai veicoli e/o le infrastrutture stradali, in cui può capitare che vengano disperse parti della carrozzeria delle auto coinvolte, che fuoriescano liquidi, che vengano danneggiati marciapiedi, guardrail, pali della luce, alberi, ecc.. ed i conducenti, procedendo alla constatazione amichevole si occupano solo di rimuovere le auto dal carroattrezzi, e non si preoccupano di lasciare i detriti a terra, costituendo, in questo modo, una fonte di reale pericolo per i successivi utenti della strada.
Una certa statistica sostiene, infatti, che il 7% circa dei sinistri stradali con morti e feriti, avviene in quegli stessi luoghi dove si sono verificati in precedenza incidenti stradali, a causa del non corretto ripristino delle condizioni di sicurezza della sede stradale, compromessa. Rischi per gli utenti della strada: una valutazione prudente in base ai dati statistici a disposizione, indica in circa 30.000 incidenti annui, con morti e feriti, a causa di non corretto ripristino del fondo stradale interessato da incidenti precedenti.
SECONDO LA VOSTRA ESPERIENZA E SENSAZIONE, COSA POTREBBE CAPITARE SE UN DIVERSO AUTOMOBILISTA URTASSE FRONTALMENTE QUEL GUARDARAIL APPUNTITO, TAGLIENTE E ARRUGGINITO?
E SE AD URTARLO ACCIDENTAMEMNTE FOSSE UN MOTOCICLISTA O DI PEGGIO UN CICLISTA VISTO CHE ATTIGUA SI VEDE LA PISTA CICLABILE?
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 6267/2002, ha scritto: Il titolare dell’impresa cui sia appaltata la manutenzione di una strada è tenuto alla sorveglianza ed al controllo sul tratto di strada interessato dai lavori di manutenzione, in quanto titolare di una posizione di garanzia. Pertanto, risponde a titolo di omicidio colposo, nel caso in cui abbia omesso di approntare adeguata sorveglianza e per le condizioni del tratto stradale interessato dai lavori si sia verificato un sinistro dal quale sia derivata la morte del conducente del veicolo.
Il Codice della Strada - Art. 14 “Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade” invece scrive:
Gli enti proprietari delle strade, allo scopo di garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione, provvedono:
a) alla manutenzione, gestione e pulizia delle strade, delle loro pertinenze e arredo, nonché delle attrezzature, impianti e servizi;
b) al controllo tecnico dell’efficienza delle strade e relative pertinenze;
c) alla apposizione e manutenzione della segnaletica prescritta.
A tal riguardo, però, non si può affrontare la questione sulla risarcibilità dei danni subiti dal cittadino per violazione delle norme sopra citate, senza considerare a monte la natura della responsabilità da ascrivere in capo alla Pubblica Amministrazione. Invero, i primi riconoscimenti sull’ammissibilità di una colpa “pubblica”, in tal senso, sono da ricondursi agli anni novanta del secolo scorso, quando, sulla scia di un processo tendente a riconsiderare su un piano paritario i rapporti tra la Pubblica Amministrazione e il privato cittadino, si è arrivati, con la sentenza del 22 luglio 1999 n. 500 della Suprema Corte, ad affermare la risarcibilità degli interessi legittimi. Sulla base di tale nuova prospettiva, si sono delineati nuovi profili di addebito da attribuire alla P.A., e tra questi ha acquistato vigore la problematica connessa alla responsabilità degli enti territoriali per omessa o cattiva manutenzione nel settore della viabilità pubblica.
Impossibile dimenticare le dichiarazioni sul quotidiano "Il Gazzettino" di Franco Roccon, oggi Assessore Comune di Belluno - Lavori pubblici, Edilizia privata e pubblica, Progetto Nevegal, Decoro urbano e servizi manutentivi che proprio sull'autovelox nella strada qui in discussione dichiarava:
«L'autovelox di Marisiga serve solo per fare cassa. E gli altri, sono a norma?». Il consigliere di opposizione Franco Roccon mette alle strette l'Amministrazione sul tema sicurezza stradale, controlli e rispetto del Decreto Minniti. Critico sulla posizione del rilevatore di velocità di Marisiga, a suo dire buono solo per rimpinguare le casse del Comune ma del tutto inutile ai fini della sicurezza per l'abitato di Salce e per gli abitanti di Giamosa, Roccon chiede di fare il punto sulla normativa e su quanto amministrazione e polizia locale siano ligi nel rispettarla. Perché non basta accendere il velox e tirare le orecchie agli automobilisti indisciplinati, il pubblico deve essere il primo a dare il buon esempio.
Oggi chiediamo al Sindaco di Belluno, Oscar de Pellegrin e al suo Assessore Franco Roccon, di intervenire immediatamente al ripristino (anche coinvolgendo il gestore della strada) del guardrail danneggiato e pericolosamente posizionato, prima che qualcuno si faccia seriamente male.
Diciamo al Sindaco di Belluno e al suo Assessore Franco Roccon, alla luce delle pubbliche dichiarazioni rese da quest'ultimo al Gazzettino, ma anche senza dimenticare l'illegalità diffusa sull'uso dell'autovelox (mobile) posto in Via Marisiga, e quello (fisso) in località Levego, se non ritengano opportuno sospendere con effetto immediato le rilevazioni sulla velocità con contestazione differita, mettere prima possibile in sicurezza le strade, omologare gli apparecchi elettronici ed eventualmente solo dopo, riprendere l'attività sanzionatoria.
Ricordiamo che l'Amministrazione Bellunese mette in cassa con due autovelox oltre 1 milione e mezzo di euro e da due mesi non trova il modo di mettere in sicurezza la strada dove 100 metri dopo sanziona pesantemente gli utenti con un autovelox mobile illegale ed illegittimo. A Levego dove ha posizionato l'altro autovelox beffa delle beffe lascia in estremo pericolo i ciclisti e i pedoni con una ciclopedonale che finisce contromano proprio davanti al rilevatore automatico della velocità e non trova 170.000 euro per terminare l'opera garantendo realmemte la sicurezza stradale. "Ma per qualcuno si tratta solo questioni personali...".
A tale proposito la nostra Associazione MIGLIORE TUTELA, invierà domani al Sindaco De Pellegrin e al suo Assessore Franco Roccon, nonchè al Comandante della Polizia Locale, una urgente e formale "diffida ad adempiere" trascorsi 5 giorni si procederà con più incisive azioni a tutela della collettività.
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