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Mario Gatto si dissocia: nessun problema la nostra battaglia continua, senza zone d’ombra.

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  • 19 ore fa
  • Tempo di lettura: 7 min

Aggiornamento: 4 ore fa

Presenzialista fisso delle trasmissioni Mediaset che discutono sugli autovelox il presidente della Associazione Globoconsumatori, Sig. Mario Gatto alla trasmissione di Radio24 Uno Nessuno Centomilan di oggi, si è pubblicamente dissociato appellandoci "pseudo associazione che associazione consumatori non è", che si è permessa di querelare prefetti e sindaci perche non è questo il modo di risolvere la questione. Ne prendiamo atto.

Il Gatto e la Volpe
Il Gatto e la Volpe

Apprendiamo oggi che il Sig. Mario Gatto, presidente dell’associazione Globo Consumatori, si è "fermamente dissociato" in diretta su Radio24 dalla nostra attività di denuncia contro l’utilizzo degli autovelox non omologati. Come di nostra abitudine, rispettiamo l'opinione di tutti e il diritto di chiunque a prendere le distanze, ma non possiamo ignorare il contesto: risulterebbe infatti – salvo smentita o prova contraria – che il signor Gatto pronto a puntare il dito, sia un pluri-indagato e condannato a 8 mesi per falso. Non è certo questo il profilo di chi può permettersi di dare lezioni di coerenza o legalità.


Alla luce di ciò, il suo allontanamento dalla nostra battaglia, basata su trasparenza, legalità e tutela dei cittadini, non ci preoccupa: semmai rafforza la nostra determinazione. La nostra azione prosegue, ferma e limpida, contro ogni abuso e nell’interesse esclusivo della verità e della giustizia. Chi intende ostacolarla con ambiguità o interessi personali si troverà fuori strada. Chi è pulito non ha paura. Gli altri si dissocino pure: li accompagneremo, documenti alla mano, fino in fondo.


Sulla Stampa si legge


La Stampa 22.06.2016
La Stampa 22.06.2016

Una volta non può l’imputato, una volta non può l’avvocato e i processi a carico di Mario Gatto, presidente settantenne dell’associazione Globoconsumatori, o non possono cominciare o non li si riesce a continuare. Una volta la lombalgia, un’altra lo stress psicofisico, e varie impossibilità. Non di meno il legale torinese che Gatto ha incaricato per farsi assistere. Non isolate, in precedenza, le perplessità di pm e legali di parte civile su questa messe di impedimenti sospettata di essere un «palese intento dilatorio» per non consentire la celebrazione dei processi in cui Gatto è imputato.

Ieri, il giudice Stefania Nebbiolo Vietti ha ritenuto che l’ennesimo documento, questa volta a giustificazione dell’assenza del difensore torinese, non meritasse di far slittare ulteriormente l’apertura del dibattimento in cui il presidente di Globoconsumatori è accusato di aver falsificato dei documenti. Il giudice ha nominato l’avvocato Manuela Moretto come sostituto del legale di fiducia assente e il processo è, dunque, cominciato. Un consulente («è la terza volta che vengo per niente») ha spiegato in che modo alcuni documenti ufficiali fossero stati rielaborati e contraffatti al computer (in cui ha riferito di aver trovato ampia traccia), modificando i numeri di protocollo, o «cancellando» il timbro della procura della Repubblica, o cambiando i caratteri con cui aveva scritto il numero di targa dell’auto.

Un carabiniere, poi, ha testimoniato di aver raccolto da Gatto una querela per una lite con un tale che chiedeva di essere pagato. «Quella querela è del 10 luglio 2008 e in calce c’è il mio nome: appuntato Alberto Pensa. Quella con una data successiva e con il nome Giuseppe Pensa mi è estranea» ha detto il teste. Non solo: «Ho consultato la banca dati dell’Arma e non esiste nessun collega con quelle generalità». E ancora: «La querela successiva, che io non ho mai preso, sottoscritta con la mia firma ma abbinata a un’identità diversa dalla mia, è contraffatta pure in altri punti, ad esempio la modifica impropria del numero di protocollo».


La Stampa 05.07.2016
La Stampa 05.07.2016

La Stampa 05.07.2016: "Mi hanno rigato l’auto" E rimedia 8 mesi per falso. A processo al presidente dell’associazione Globoconsumatori. A distanza di pochi giorni, dal rinvio di uno dei processi in cui il presidente di Globoconsumatori, Mario Gatto, 70 anni, è imputato, un’altra vicenda giudiziaria a suo carico si è invece conclusa, almeno in primo grado. Gatto era accusato di simulazione di reato: il giudice Andrea Amati lo ha condannato a otto mesi di reclusione. Il pm d’udienza, Alfonso Matarazzo, (su fascicolo istruito dal pm titolare Riccardo Ghio) aveva chiesto una condanna più pesante: un anno e tre mesi. Il presidente della nota associazione era finito nei guai, in questo caso, per simulazione di reato. Storia vecchia, di novembre 2011. Che cosa racconta il capo di imputazione? Che, Mario Gatto si presentò alla stazione dei carabinieri di Alessandria Principale per sporgere una denuncia in cui narrava, dettagliatamente, come si fosse trovato con la vettura, una Lancia Thesis, pesantemente danneggiata: righe su entrambe le fiancate della carrozzeria e sul paraurti posteriore, danni ai cerchioni che riferì di aver proprio sostituito da poco in una officina di Torino. I carabinieri indagarono, per scoprire chi avesse fatto quel gran danno e a che scopo. Gli accertamenti portarono alla conclusione riassunta in poche parole del capo d’accusa a carico di Gatto: «denunciava falsamente contrariamente al vero». Per questo scattò la contestazione di simulazione, accusa che l’imputato, difeso, ora, dall’avvocato Andrea Serlenga di Torino, ha negato. Senza, però, convincere né il pm né il giudice. Da qui la pronuncia di condanna. L’alessandrino è atteso, entro fine anno, ad altri due appuntamenti giudiziari, se non salteranno a causa di problemi di salute: il 5 ottobre deve rispondere di ingiurie gravate da odio razziale nei confronti di una colf straniera e il 22 novembre della presunta falsificazione di alcuni documenti e certificati.


Il Piccolo di Trieste del 19.05.2017
Il Piccolo di Trieste del 19.05.2017

Il Piccolo 19.05.2017: Condannato Mario Gatto, ex presidente della Globo Consumatori. Era finito nei guai per i bollettini postali relativi ai pagamenti previdenziali falsi alla sua (ora ex) colf rumena. L’ex presidente della Globo Consumatori, Mario Gatto, è stato condannato per aver contraffatto i bollettini postali relativi al pagamento dei contributi previdenziali relativi alla sua colf rumena. Il collegio giudicante ha inflitto a Gatto un anno, un mese e 10 giorni. È stato assolto «perché il fatto non sussiste» dall’accusa di minaccia grave. Mentre per il reato di ingiurie è subentrata la depenalizzazione. Il pubblico ministero Francesca Rombolà aveva chiesto un anno, 8 mesi e quindici giorni.

Estratto da CasertaCE del 25.06.2018
Estratto da CasertaCE del 25.06.2018

CasertaCE 25.06.2018: AVERSA. L’ex parlamentare Mario Gatto truffato per anni da un falso Mario Gatto. Ex Parlamentare Mario Gatto, vittima di un truffatore seriale che utilizza il suo nome e dati personali per truffare le ignare vittime. Una vicenda paradossale, quella che da alcuni anni sta vivendo il noto ortopedico ed ex deputato per due legislature, la XII e la XIII, in parlamento in quota prima dei Progressisti nel 94 e poi nel 96 con Democratici di Sinistra per la Circoscrizione Campania 2, Collegio Aversa.  Gatto da anni è stato vittima di un vero e proprio furto di identità, da parte di un tale Gatto Mario, 70 anni, di Alessandria, il quale sarebbe stato presidente di un’associazione di consumatori. Il finto Mario Gatto, già noto alle cronache per una serie di fatti ascrivibili a storie di truffe, falsificazione di documenti, mancati pagamenti di fitti, tributi e altro, è stato condannato per aver contraffatto i bollettini postali relativi al pagamento dei contributi previdenziali relativi alla sua colf rumena. Il collegio giudicante ha inflitto a Gatto un anno, un mese e 10 giorni


La Stampa 23.06.2020
La Stampa 23.06.2020

La Stampa 23.02.2020: False fatture, assolto il patron di Promosport Mario Gatto. L’imputato è anche il presidente dell’associazione Globoconsumatori di Alessandria. Tre cause, tre assoluzioni. L’ultima in questi giorni, dall’accusa di falsa fatturazione. L’imputato era Mario Gatto, presidente dell’associazione Globoconsumatori di Alessandria. Le presunte false fatture coinvolgevano in realtà un’altra associazione di cui Gatto è presidente, la Asd Promosport, con sede ad Alessandria.


Per concludere vi invitiamo a leggere le recensioni sulla pagina Facebook chiamata: Esperienze negative con Globoconsumatori  dalla quale abbiamo estratto la foto sotto pubblicata e poi diteci cosa ne pensate.


Al Presidente NAZIONALE DELLA GLOBOCONSUMATORI DOTTOR GATTO MARIO

E p.c. Agli iscritti della GLOBOCONSUMATORI

Al ministero dei Trasporti

All’AGCM

Alla redazione Mattino 5


Post Facebook del 14.04.2017
Post Facebook del 14.04.2017

LETTERA APERTA

Pregiatissimo Dottor Gatto, E’ da un po’ che non trovo il tempo per scriverLe… immagino che non abbia sentito la mancanza delle mie richieste di chiarimenti. Innanzitutto Le reitero tutte le precedenti richieste, in particolare DOTTORE IN COSA? Poi, nella pagina Facebook dell’associazione da Lei presieduta, ho letto un post del 16/08 u.s. che recita testualmente: “ENNESIMO OTTIMO RISULTATO OTTENUTO GRAZIE ALLA GLOBOCONSUMATORI ONLUS” AGOS DUCATO – ANTITRUST SANZIONA PER UN MILIONE E 640.000 EURO PER PRATICHE SCORRETTE. Bene sono andato a guardare il provvedimento dell’Autorità e non sono riuscito ad individuare la GLOBOCONSUMATORI tra le associazioni che hanno promosso il procedimento. Infatti Il caso era stato segnalato all’Antitrust da numerosi consumatori e dalle seguenti associazioni:  Altroconsumo, Codici tramite la sede locale della Regione Abruzzo, le associazioni Federconsumatori attraverso la sede locale del Trentino, Unione Nazionale Consumatori attraverso la sede provinciale di Napoli, ufficio distaccato di Castellammare di Stabia, Unione Tutela Consumatori, nonché Movimento Difesa del cittadino. Quindi Le chiedo è una svista del Garante o è notizia falsa e tendenziosa presentare la cosa come risultato della GLOBOCONSUMATORI, che Lei sa benissimo non essere un’associazione paritetica? … non vorrei mai si trattasse della c.d. “sindrome di Pinocchio”!!! In ultimo Le chiedo come mai la GLOBOCONSUMATORI, associazione nazionale di tutela del consumatore non è presente nell’elenco delle associazioni riconosciute dalla Regione Piemonte? Attendo chiarimenti. Saluti. Francesco Mongiò


Non sappiamo se il presidente Gatto abbia mai risposto al signor Francesco ma anche noi entrati per curiosità nel sito internet della Associazione ONLUS Globoconsumatori non troviamo il codice fiscale, ne il numero di iscrizione e attribuzione codice associazione e non la troviamo nell'elenco delle Associazioni Onlus. Non troviamo nello statuto neppure i nomi dell'organigramma della associazione ma certamente tutto per nostro mero errore.

Articolo di stampa - Estratto pagina Facebook
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Legalità e coraggio civile: denunciare è un diritto, spesso un dovere.


In uno Stato di diritto, ogni cittadino ha non solo il diritto, ma il dovere morale e giuridico di denunciare ogni forma di abuso, sopruso o violazione della legge, soprattutto quando a commetterli sono enti pubblici o amministrazioni che dovrebbero operare nel rispetto delle norme.


Nel caso degli autovelox non omologati, siamo di fronte a una possibile violazione sistematica che merita attenzione, verifica e, se necessario, denuncia. Non si tratta di crociate personali, ma di rispetto delle regole, equità e tutela dei diritti dei cittadini.


La nostra Associazione Altvelox, si è sempre mossa con trasparenza, rigore e spirito civico. Non abbiamo mai espresso giudizi sull’operato della Globo Consumatori né di alcuna altra realtà associativa. Riteniamo che ogni associazione abbia il pieno diritto di scegliere le proprie battaglie, e confidiamo che lo stesso rispetto venga riconosciuto anche alla nostra attività e alle nostre scelte. Sperando non sia chiedere troppo, chiediamo semplicemente equità, correttezza e sobrietà nei toni, a tutela di un confronto civile e rispettoso, anche nelle divergenze. Noi continueremo, senza paura e senza compromessi, a esercitare il nostro diritto/dovere di denunciare ciò che riteniamo illegale. La legge è l’unico confine che riconosciamo.


Altvelox
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