Sicurezza Stradale: Autovelox ovunque per garantire la sicurezza sistemando le casse dei Comuni.
I Prefetti autorizzano autovelox ovunque sommersi dalle richieste dei Sindaci che, in nome della sicurezza stradale, si fanno paladini del rispetto delle norme. Ma poi si scopre che gli stessi Sindaci sono i primi a violare il Codice della Strada risultando inadempienti su molte norme proprio riferite alla sicurezza delle strade. E i Prefetti tacciono.

In queste settimane vediamo in tutte le tv, un video agghiaggiante promosso da Polizia di Stato e Autostrade per l'Italia, di un ragazzo che rifiuta l'arrosto della madre dicendole che non rientrerร per cena perche morirร a causa di un indicente stradale. Lo spot termina dicendo: "3120 vittime di incidenti stradali non รจ normale, ma รจ quello che sta accadendo, non chiudere gli occhi, la sicurezza stradale riguarda anche te".
INCIDENTALITA'
In Italia, in base ai dati Istat, il numero di morti in incidenti stradali nel 2019 eฬ stato pari a 3.173, il numero di feriti pari a 241.384. La categoria di utenti con il maggior numero di vittime eฬ quella dei conducenti e passeggeri di autovetture (1.411 vittime, 44%), seguita dalle 2-Ruote a motore (786 vittime, 25%), dai pedoni (534 vittime, 17%), dai ciclisti (253 vittime, 8%), dagli occupanti di veicoli merci, autocarri e motrici (137 vittime, 4%), dai passeggeri di autobus (5 vittime, 0,2%) e da altre modalitaฬ di trasporto che includono macchine agricole, motocarri e quadricicli (52 vittime; 1,5%).

Rispetto agli anni di possesso della patente di guida, nellโultimo decennio il numero di morti e feriti con piuฬ di sei anni dal conseguimento della patente eฬ diminuito sensibilmente. Le variazioni sono piuฬ marcate per anzianitaฬ di patente tra 11 e 20 anni (-77% di feriti e -63% di morti); seguono le fasce 21-40 anni (-74% di feriti e -61% di morti) e 6-10 anni (-70% di feriti e -55% di morti). Al contrario, i neopatentati mostrano un forte incremento del numero di morti (+51%) e dei feriti (+20%).
CONTROLLO E LIMITAZIONI DI VELOCITA'
La Direttiva MIT n.777/2006 "Le limitazioni della velocitaฬ, sia quelle massime generali, sia quelle localizzate, sono efficaci solo se rispettate. Il rispetto delle disposizioni si ottiene generalmente mediante un continuo, sistematico e severo controllo del traffico. Solo cosiฬ si puoฬ sperare di aumentare le condizioni di sicurezza della circolazione e diminuire gli incidenti, od almeno la loro gravitaฬ. Anche se la velocitaฬ non eฬ sempre di per se causa diretta di incidenti, essa ne aggrava in ogni caso le conseguenze e gli effetti, qualunque ne sia lโorigine. Lโefficacia delle leggi sulla velocitaฬ dipende, in ultima analisi, oltre che dalla razionalitaฬ della loro applicazione, soprattutto dal modo col quale vengono fatte rispettare. Se, pertanto, si desidera raggiungere veramente lo scopo di ridurre gli incidenti eฬ indispensabile che gli organi di Polizia Stradale siano adeguatamente istruiti e dotati di apparecchi di misura della velocitaฬ. Eโ anche indispensabile che gli stessi operino con continuitaฬ e sistematicitaฬ per realizzare controlli in punti vari delle reti stradali, attuando una strategia di presenze variabili come posizione, ma costanti nel tempo.

In tal senso si rammentano taluni criteri essenziali: 1) nei centri abitati condurre periodici controlli delle velocitaฬ soprattutto nelle ore serali e lungo le grandi strade a traffico veloce della periferia; 2) addestrare pattuglie che si specializzino nellโuso delle idonee apparecchiature per ottenere un servizio ed un rendimento migliore; 3) utilizzare mezzi tecnici e dispositivi approvati da questo Ministero; 4) stabilire programmi periodici di controllo della velocitaฬ, dando prioritaฬ ai controlli sulle strade particolarmente pericolose, in modo da interessare tutti i quartieri nelle cittaฬ e le strade extraurbane nelle zone di competenza.
Risulta quindi indispensabile che gli organi di controllo, prima di usare mezzi elettronici di controllo della velocitร , debba necessariamente condurre CONTINUI e FREQUENTI controlli del traffico, proprio al fine di fermare subito i trasgressori, sanzionali e in questo modo educarli affinchรจ non ripetano lo stesso errore nel futuro.
LA SICUREZZA DISATTESA
I sindaci si sono elevati come paladini della sicurezza e della legalitร , negli ultimi cinque anni gli autovelox in Italia siamo arrivati a circa 8000, ma si contano comunque oltre 3000 incidenti mortali. Secondo i dati del report pubblicato sul sito web Zutobi emerge che lโItalia รจ il paese europeo con piรน autovelox in assoluto. Sono 8073 (al momento ma la prioezione รจ di 9000 a fine 2023) i rilevatori di velocitร sparsi per tutto il territorio italiano, piรน del doppio dei 4014 del Regno Unito, la seconda classificata in graduatoria. Subito dopo cโรจ la Germania, dove gli Autovelox sono poco oltre 3800.

Molto semplice spiegare i motivi, le Amministrazioni Locali con l'alibi della sicurezza stradale si fanno autorizzare dai Prefetti ad installare autovelox, spesso nascosti, spesso su strade urbane dove sono vietati se non in presenza di un alto livello di pericolositร compravato dagli incidenti, nascosti da cartelli stradali, insomma vere e proprie trappole che fanno mettere a bilancio tesoretti che mai diversamente potrebbero incassare.
Ma i Sindaci tanto attenti alla sicurezza, poi non spendono soldi per mettere pattuglie in strada, per controllare, sanzionare e educare gli automobilisti, come prevede la normativa anche sopra scritta. Troppo costoso e difficile impegnare risorse umane, molto piรน semplice e redditizio installare un autovelox che porta in cassa 4 milioni di euro, come nei Comuni di Bosaro o Giacciano con Baruchella in Provincia di Rovigo o molto di piu a Torri del Benaco in Provincia di Verona, dove il sindaco "sceriffo" ha installato un autovelox nascosto in pieno centro urbano sul Lago di Garda.
PIANI URBANI E EXTRAURBANI DI SICUREZZA
Il Codice della Strada all'articolo 36 dal 1993 obbliga tutte le Amministrazioni Locali, a partire da quelle con oltre 30.000 abitanti, ma estendendo l'obbligo anche tutti gli altri Comuni piรน piccoli che testualmente: "i quali registrino, anche in periodi dell'anno, una particolare affluenza turistica, risultino interessati da elevati fenomeni di pendolarismo o siano, comunque, impegnati per altre particolari ragioni alla soluzione di rilevanti problematiche derivanti da congestione della circolazione stradale".

L'articolo 4 spiega a cosa servono i Piani Urbani ed Extraurbani del traffico, scrivendo: "sono finalizzati ad ottenere il miglioramento delle condizioni di circolazione e della sicurezza stradale, la riduzione degli inquinamenti acustico ed atmosferico ed il risparmio energetico, in accordo con gli strumenti urbanistici vigenti e con i piani di trasporto e nel rispetto dei valori ambientali, stabilendo le priorita' e i tempi di attuazione degli interventi. Il piano urbano del traffico prevede il ricorso ad adeguati sistemi tecnologici, su base informatica di regolamentazione e controllo del traffico, nonche' di verifica del rallentamento della velocita ' e di dissuasione della sosta, al fine anche di consentire modifiche ai flussi della circolazione stradale che si rendano necessarie in relazione agli obiettivi da perseguire".

Per fare comprendere l'importanza del Piano Urbano del Traffico e il motivo per il quale dal 1993 esso risulta obbligatorio, soprattutto per quelle amministrazioni che effettuano controlli elettronici della velocitร per combattere problemi di viabilitร , si trascrive la Determina del Ministero dei Lavori Pubblici n.3698 del 08/06/2001 che ha disposto:
"La tutela della vita e della salute umana sulle strade, in due parole la tutela della โsicurezza stradaleโ รจ uno degli obiettivi fondamentali che ogni societร civile deve porsi. Al Ministero dei lavori pubblici e per esso allโIspettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale spetta, in virtรน dellโart. 35 del Nuovo Codice della strada (poi modificato dall'articolo 36), il compito di coordinare e di supportare gli Enti proprietari di strade del loro ruolo di gestori della rete di propria competenza e di tutori della sicurezza della circolazione che si svolge sulla rete stessa. Nellโambito di tale attivitร si รจ inteso affrontare la problematica della sicurezza stradale allโinterno dei centri abitati, dove si registra oggi il 70% degli incidenti il 40% dei morti ed il 75% dei feriti. Eโ stato pertanto predisposto il documento โLinee guida per la redazione dei piani urbani della sicurezza stradaleโ che si allega e che costituisce atto di indirizzo per le Amministrazioni comunali tenute, ai sensi dellโart. 36 del Nuovo Codice della strada, alla redazione, allโadozione, allโattuazione ed allโaggiornamento del Piano urbano del traffico. Lo stesso documento rappresenta anche un utile riferimento per le Amministrazioni che, pur non essendo tenute alla redazione del Piano Urbano del Traffico, vogliono porre la dovuta attenzione ai problemi della sicurezza stradale nellโambito dei propri centri abitati".
Quotidianamente e in concomitanza con i vari ricorsi che inviamo ai Giudici di Pace di tutta Italia per impugnare sanzioni illegittime irrogate con autovelox illegali, inoltriamo anche alle Amministrazioni Locali accusatrici, ai Prefetti, alle Province e ai gestori delle strade, formale accesso agli atti dove si chiede anche copia del piano urbano del traffico e relazione sulla incidentalitร . AD OGGI NESSUN COMUNE, NESSUN PREFETTO, NESSUNA PROVINCIA, NESSUN GESTORE DELLE STRADE CI HA FORNITO QUESTI DOCUMENTI OBBLIGATORI SULLA SICUREZZA DELLE STRADE.
LINEE GUIDA SICUREZZA STRADE