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Piacenza e i box arancioni... Quando la trasparenza e lealtà verso i cittadini diventa un optional.

Il Comune di Piacenza non fa eccezione: ancora una volta il progetto “Attenta-Mente” è accompagnato da omissioni e risposte incomplete. Altvelox denuncia una prassi diffusa, già registrata in altri territori, e annuncia azione legale per violazione degli obblighi di trasparenza e correttezza amministrativa.


Il Sindaco di Piacenza - Katia Tarasconi
Il Sindaco di Piacenza - Katia Tarasconi

L’Associazione Altvelox comunica di aver ricevuto, in data 18 agosto 2025, la risposta del Comune di Piacenza (prot. n. 136849/2025) all’istanza di accesso agli atti avanzata sul progetto denominato “Attenta-Mente”. Un progetto che, lo ricordiamo, prevede l’installazione sulle strade cittadine di box arancioni simili agli autovelox, presentati come strumenti di educazione stradale e parte di un piano di “psicologia del traffico”.


Il documento protocollato dal Comune si caratterizza per una grave carenza: sono stati omessi quasi integralmente i documenti richiesti. Non vengono forniti atti di affidamento, capitolati tecnici, relazioni scientifiche, né certificazioni di conformità. Non risultano pubblicati né resi accessibili i curricula dei professionisti indicati come responsabili del progetto, né gli studi che dovrebbero comprovare l’efficacia delle misure adottate. In sostanza, mancano le carte fondamentali che consentano di valutare la legittimità e la trasparenza dell’iniziativa.


Corriere di Bologna 29.07.2025
Corriere di Bologna 29.07.2025

Questa omissione non è un episodio isolato. Ogni qualvolta cittadini e associazioni chiedono chiarimenti sui cosiddetti “box arancioni”, si ripete lo stesso copione: silenzi, risposte parziali, documenti incompleti o tardivi. È difficile pensare a una coincidenza. Ciò che emerge è piuttosto un comportamento sistematico, volto a sottrarre al controllo pubblico iniziative che incidono direttamente sui diritti dei cittadini e che possono determinare conseguenze patrimoniali significative.



Il quadro normativo violato


La legge non ammette ambiguità. L’art. 22 della L. 241/1990 stabilisce chiaramente il diritto di accesso agli atti amministrativi, quale principio generale di trasparenza e garanzia di partecipazione democratica. Il rifiuto o l’omissione ingiustificata di tale accesso integra una violazione degli obblighi amministrativi e, nei casi più gravi, può configurare il reato di omissione di atti d’ufficio ex art. 328 c.p.


Inoltre, l’art. 97 della Costituzione impone alla pubblica amministrazione di agire con imparzialità, trasparenza e buon andamento. Sono principi inderogabili, ribaditi costantemente dalla giurisprudenza della Corte Costituzionale, del Consiglio di Stato e della Corte dei Conti. Non può esserci buona amministrazione laddove si omettono documenti obbligatori, tanto più se riguardano strumenti che hanno impatto sulla circolazione stradale e sulla percezione di controllo da parte dei cittadini.


Va ricordato che qualsiasi dispositivo utilizzato per il rilevamento della velocità o comunque presentato come tale deve essere omologato e approvato ai sensi dell’art. 45 del Codice della Strada e dell’art. 192 del Regolamento di esecuzione. Installare box che simulano autovelox, senza dar conto della loro reale funzione e senza pubblicare la documentazione tecnica di supporto, significa violare i principi di legalità e trasparenza, inducendo i cittadini a credere di essere sottoposti a un controllo elettronico che in realtà non esiste.


Educazione stradale o inganno istituzionale?


Il progetto “Attenta-Mente” viene presentato come iniziativa di educazione stradale, basata su un presunto effetto psicologico in grado di indurre i conducenti a moderare la velocità. Tuttavia, non sono stati forniti studi scientifici, riferimenti accademici o validazioni indipendenti che confermino la fondatezza delle tesi avanzate. Tutto rimane nell’ambito della suggestione, della retorica e del marketing.


Risposta Comune Piacenza 18.08.2025
Risposta Comune Piacenza 18.08.2025

Attesta il Comune di Piacenza: "Si precisa che i VeloBox arancioni installati nelle vie della città hanno la finalità esclusiva di rilevazione statistica del numero di veicoli in transito e della loro velocità. La predetta installazione è finalizzata alla verifica del comportamento dei conducenti in presenza dello strumento avente caratteristiche identiche a quelle di un vero e proprio Velox ma senza capacità sanzionatoria. I dati sinora analizzati hanno evidenziato una riduzione delle condotte potenzialmente sanzionabili pari a circa il 70%."


Questa ammissione conferma ciò che da tempo Altvelox denuncia: il sistema si fonda sulla falsa percezione di un controllo elettronico attivo e sanzionatorio, indotta attraverso strumenti che simulano un autovelox vero e proprio. Non vi è alcuna trasparenza nei confronti degli utenti della strada, che vengono indotti a modificare il proprio comportamento non per effetto di un reale controllo conforme al Codice della Strada, ma per timore di una sanzione inesistente.


La stessa amministrazione dichiara di aver registrato una riduzione del 70% delle condotte potenzialmente sanzionabili. Un risultato che non deriva da un’azione preventiva o educativa fondata su strumenti legittimi e documentati, ma da un inganno percettivo che espone i cittadini a un condizionamento psicologico contrario ai principi di correttezza, lealtà e buona fede dell’azione amministrativa.


La sicurezza stradale non si persegue con stratagemmi suggestivi o con scatole vuote camuffate da autovelox, ma con dispositivi omologati, trasparenza degli atti e campagne educative fondate su basi scientifiche e giuridicamente corrette. Non si educano i cittadini attraverso inganni visivi. Non si rafforza la sicurezza stradale con stratagemmi psicologici. Non si tutela l’incolumità pubblica con scatole vuote che scimmiottano dispositivi elettronici veri. L’educazione stradale si realizza con mezzi scientificamente validati, giuridicamente conformi e tecnicamente verificati. Ogni scorciatoia rappresenta una violazione del rapporto di fiducia tra amministrazione e cittadini.


Le azioni annunciate da Altvelox


Di fronte a queste omissioni e a questa opacità, Altvelox non può che reagire nelle sedi competenti. Annunciamo pertanto:


  • Deposito di una denuncia-querela presso la Procura della Repubblica competente, affinché siano verificate eventuali responsabilità penali connesse all’omissione di atti e all’installazione di strumenti non conformi.

  • Segnalazione all’ANAC per le possibili violazioni delle norme in materia di trasparenza amministrativa e corretto affidamento di incarichi a soggetti privati.

  • Trasmissione alla Corte dei Conti per accertare se vi siano stati utilizzi impropri di risorse pubbliche, finanziamenti o contributi destinati a un progetto privo di adeguata copertura documentale.


Risposta Altvelox al Sindaco di Piacenza
Risposta Altvelox al Sindaco di Piacenza

L’obiettivo non è ostacolare iniziative di sicurezza stradale, ma pretendere che esse vengano sviluppate nel rispetto della legge, con chiarezza, documentazione completa e strumenti conformi che non si prendano gioco del cittadino.


La vicenda del progetto “Attenta-Mente” e della risposta del Comune di Piacenza analoga ad alle amministrazioni che fanno uso di tale sistema commerciale, conferma, ancora una volta, una deriva pericolosa: quella di amministrazioni che preferiscono giocare con gli effetti psicologici e nascondere gli atti, piuttosto che fornire prove della legittimità delle proprie scelte.


Noi ribadiamo un principio semplice ma fondamentale: se il fine è legittimo, anche i mezzi devono esserlo. La trasparenza non è un optional, ma un obbligo giuridico. Quando questo obbligo viene disatteso, la fiducia dei cittadini viene tradita e la legittimità dell’azione amministrativa crolla.


Per questo chiediamo all’Autorità Giudiziaria di fare piena luce, perché la sicurezza stradale non può essere affidata a stratagemmi suggestivi, a colonnine vuote e a omissioni documentali. I cittadini hanno diritto a sapere e ad essere tutelati con strumenti seri, omologati, legittimi e trasparenti.

ALTVELOX - ASSOCIAZIONE NAZIONALE
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