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ll “sorpassometro” di Acquappesa, da scoop mediatico a caso giudiziario: Altvelox denuncia alla Procura sindaco, prefetto e ANAS.

Sorpassometro sulla SS18 operativo dal 2011 e probabilmente riattivato da agosto 2025 senza omologazione né piani del traffico, mai verificato. Comune, Prefettura e Polizia Locale negano accesso agli atti e scaricano le responsabilità sulla società privata, mentre parlano di pericolosità stradale smentita dai dati ufficiali. La vicenda apre a responsabilità penali, danni ai cittadini e dubbi sulla legalità dei controlli, ora segnalati alla magistratura.


Ecco il Sorpassometro contro le manovre spericolata titolava il TGCOM24 di Mediaset il 21.08.2025
Ecco il Sorpassometro contro le manovre spericolata titolava il TGCOM24 di Mediaset il 21.08.2025

Nel 2011 la Prefettura di Cosenza e la Polizia Stradale autorizzarono il Comune di Acquappesa all’installazione di un sistema elettronico di rilevamento dei sorpassi vietati sulla SS18 (km 299+860 – km 303+800). Da allora, non risultano agli atti ulteriori verifiche, controlli amministrativi o aggiornamenti tecnici da parte della Prefettura, della Polizia Stradale o dell’ANAS quale ente gestore della strada.


Risposta del Comune del 19.09.2025
Risposta del Comune del 19.09.2025

Nel 2025 il Comune ha pubblicamente annunciato la riattivazione del cosiddetto “sorpassometro”, presentandolo come dotato di tutte le necessarie autorizzazioni ministeriali, prefettizie e dell’ANAS. L’Associazione Altvelox, a fronte di tali dichiarazioni, il 22.09.2025 ha esercitato istanza di accesso agli atti ai sensi della L. 241/1990 e del D.Lgs. 33/2013. Il Comune di Acquappesa (CS), con nota del 19 settembre 2025, a ridosso della scadenza legale per il riscontro, ha comunicato di avere interessato la società privata VIAE S.r.l. (fornitrice del sistema) quale “controinteressata” e ha sospeso i termini del procedimento.


Tale condotta appare lesiva dei principi di legge: la documentazione tecnica e legale deve essere nella diretta disponibilità dell’ente sanzionatore, non di soggetti privati. Il differimento o lo scarico di responsabilità verso la ditta fornitrice integra violazione dell’art. 25 L. 241/1990, oltre che dei doveri di trasparenza ex art. 1 D.Lgs. 33/2013.


A ciò si aggiunge che la Prefettura non ha prodotto i verbali semestrali dell’Osservatorio provinciale sull’incidentalità, come imposto dalle circolari ministeriali (in particolare la Direttiva Maroni del 14.08.2009). La mancata trasmissione costituisce omissione di atti d’ufficio (art. 328 co. 2 c.p.) e inosservanza di obblighi di legge (art. 361 c.p. per i pubblici ufficiali).


Risposta Vice Prefetto di Cosenza
Risposta Vice Prefetto di Cosenza

La Polizia Stradale di Cosenza, unica amministrazione ad adempiere correttamente, ha fornito i dati ufficiali: negli ultimi cinque anni, nel territorio comunale di Acquappesa si sono verificati solo 9 incidenti, numero ben lontano dal quadro di “alta incidentalità” propagandato dal Comune. Ciò mette in discussione la sussistenza del presupposto legale per l’installazione di dispositivi ex art. 4 D.L. 121/2002 conv. L. 168/2002, che richiede l’accertata pericolosità dei tratti stradali.


Ulteriori violazioni emergono: assenza di Piani obbligatori (PUT, PGTU, PETU) previsti dall’art. 36 CdS, mancata prova dell’omologazione ministeriale dei dispositivi (art. 45 e 142 CdS), utilizzo di apparecchi basati su mere “approvazioni” e non su decreti di omologazione pubblicati in G.U. (contra Cass. n. 10505/2024, n. 19732/2024, n. 26315/2024). Le attestazioni contenute nei verbali elevati con tali strumenti potrebbero configurare falso ideologico in atto pubblico (art. 479 c.p.), truffa ai danni dei cittadini (art. 640 c.p.) e responsabilità concorrente di Sindaco, Dirigente di Polizia Locale, Prefetto e ditta fornitrice (artt. 110 e 81 c.p.).


Il sorpassometro solo su strade ad alta incidentaòità - Periodo 2020/2025 9 incidenti - 12 feriti

L’inerzia delle istituzioni e la gestione opaca delle autorizzazioni arrecano danno economico e morale ai cittadini, costretti a subire sanzioni prive di fondamento giuridico, e ledono il principio di legalità sancito dall’art. 1 CdS. La vicenda del “sorpassometro” di Acquappesa evidenzia un quadro di gravi violazioni normative e di possibili illeciti penali e amministrativi da parte di più soggetti pubblici e privati. Si impone un intervento immediato dell’autorità giudiziaria e degli organi di controllo per ristabilire la legalità, annullare gli atti illegittimi e tutelare i diritti degli utenti della strada.


Polizia Stradale Cosenza dati ufficiali 2020-2025
Polizia Stradale Cosenza dati ufficiali 2020-2025


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