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Vergilius a Chioggia: Il “tutor fantasma” tra proclami politici, omissioni istituzionali e violazioni di legge.

Dichiarazioni del Sindaco di Chioggia Mauro Armelao senza fondamento, Prefettura che devia l’accesso agli atti alle Procure violando il segreto d'Ufficio e ANAS che definisce “volontaristica” la trasparenza. Il quadro emerso dalla denuncia-querela di Altvelox mostra una catena di condotte gravi: falso ideologico, abuso e omissione di atti d’ufficio, negazione degli obblighi di legge. La sicurezza stradale non può fondarsi su bugie istituzionali né su dispositivi privi di omologazione ministeriale.


A sinistra il Sindaco di Chioggia Mauro Armelao ed il Prefetto di Venezia dott. Darco Pellos
A sinistra il Sindaco di Chioggia Mauro Armelao ed il Prefetto di Venezia dott. Darco Pellos

Ieri è arrivata la risposta da parte di ANAS Spa una risposta alquanto offensiva e fuorviante che negando la consegna dei documenti richiesti si è spinta a scrivere che "...rispetto all’istanza formulata ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ANAS – in quanto società interamente partecipata da una società quotata (Ferrovie dello Stato Italiane) - non è soggetta agli obblighi ivi contemplati (ANAS si è comunque dotata di un modello volontaristico di anticorruzione e trasparenza, in relazione al quale pubblica nella sezione"Società trasparente" del sito istituzionale www.stradeanas.it informazioni, dati e documenti, selezionati secondo il criterio dell’interesse pubblico alla conoscenza)."


Riscontro ANAS Spa del 25.09.2025
Riscontro ANAS Spa del 25.09.2025

Il caso del sistema Vergilius a Chioggia non è un semplice equivoco amministrativo, ma un intreccio di dichiarazioni politiche, omissioni e dinieghi che mette in discussione la stessa legalità dei controlli stradali. La vicenda nasce da un annuncio pubblico del Sindaco Mauro Armelao, che il 16 settembre 2025 dichiarava alla stampa locale che, su sua richiesta, ANAS avrebbe installato il “tutor” sulla SS309 Romea, presentandolo come già “omologato” dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Peccato che il Ministero non abbia mai omologato il sistema, rilasciando soltanto una approvazione tecnica con determina dirigenziale n.149 del 27 marzo 2024. Una differenza giuridica sostanziale, come ribadito dalla Cassazione con sentenza n.13997/2025: approvazione e omologazione non sono sinonimi, e attribuire a un dispositivo una qualifica che non possiede significa creare una falsa rappresentazione giuridica da denunciare con querela di falso.


Di fronte a questa dichiarazione, Altvelox ha presentato un’istanza di accesso agli atti a Comune, Prefettura e ANAS. Le risposte hanno confermato la gravità del quadro. Il Comune di Chioggia ha dichiarato che non esiste alcun progetto né alcun atto amministrativo relativo a Vergilius.


Il Prefetto di Venezia dott. Darco Pellos, per tramite il Vice Prefetto dott. Giuseppe Vivola non hanno potuto che ammettere non esserci alcun decreto di individuazione del tratto ex art.4 del D.L.121/2002 ne alcuna attività amministrativa di autorizzazione, ma ha inspiegabilmente hanno trasmesso la risposta anche alle Procure di Belluno, Treviso e Venezia, trasformando un normale procedimento amministrativo in una segnalazione giudiziaria del tutto priva di base normativa, violando in questo modo in tale modo il segreto d'ufficio.


Annuncio media del 17.09.2025
Annuncio media del 17.09.2025

ANAS Spa, infine, ha negato l’accesso sostenendo di non essere soggetta al D.Lgs.33/2013 e definendo la trasparenza una “scelta volontaristica”. Una posizione che contrasta apertamente con il parere ANAC del 9 luglio 2025, secondo cui i soggetti a controllo pubblico come ANAS sono pienamente vincolati agli obblighi di trasparenza.


L’insieme di queste condotte disegna un quadro di responsabilità multiple. Da un lato il Sindaco, che attribuisce a un sistema non omologato una qualità che non possiede. Una condotta che integra il falso ideologico in atto pubblico (art.479 c.p.) perché induce i cittadini a credere nell’esistenza di un titolo legittimante inesistente. Inoltre, proclamare l’imminente installazione di un apparato sanzionatorio senza alcun atto deliberativo o autorizzativo configura un possibile profilo di violazione penale multipla come il falso ideologico e materiale finalizzato alla truffa.


Dall’altro lato, la Prefettura ha gestito in modo anomalo l’istanza di accesso, non limitandosi a comunicare l’assenza del decreto ma inoltrando la risposta a tre Procure non competenti. Una condotta che travalica i confini della funzione amministrativa e si traduce in uno sviamento di potere, con possibili profili di abuso d’ufficio, rivelazione di segreti d’ufficio (art.326 c.p.) e ancora omissione di atti dovuti. Una Prefettura non può trasformare la trasparenza amministrativa in un atto di segnalazione giudiziaria, esponendo i richiedenti a indebita attenzione investigativa.


Risposta Comune di Chioggia del 18.09.2025
Risposta Comune di Chioggia del 18.09.2025

Sul terzo fronte, ANAS Spa si è rifiutata di fornire i documenti, negando di essere soggetta al FOIA. Un’affermazione destituita di fondamento. L’art.2-bis D.Lgs.33/2013 stabilisce chiaramente che anche i soggetti di diritto privato in controllo pubblico sono tenuti agli obblighi di trasparenza, e ANAS è interamente controllata da FS, a sua volta interamente partecipata dal MEF. Inoltre, ANAS gestisce beni e funzioni di interesse pubblico (le strade statali e i sistemi di rilevamento delle infrazioni), con effetti diretti sui cittadini. Non vi è attività più pubblicistica di questa. Negare la trasparenza significa negare un controllo democratico minimo e, in questo caso, significa coprire la natura reale di un sistema presentato come “omologato” quando non lo è. Qui emergono profili di abuso d’ufficio, ma anche di responsabilità amministrativa e contabile.


Il nodo centrale è chiaro: la legalità dei controlli stradali non può fondarsi su bugie istituzionali, omissioni e rifiuti di trasparenza. Un dispositivo di rilevamento elettronico, per poter produrre sanzioni valide, deve essere omologato dal MIT con decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Senza omologazione, i verbali sono nulli. La Cassazione ha chiarito che non è possibile equiparare l’approvazione all’omologazione. In questo contesto, dichiarare il contrario non è solo un errore politico, ma un potenziale reato.


La vicenda Vergilius a Chioggia rappresenta un caso emblematico. Da un lato, proclami mediatici che creano nei cittadini l’illusione di un sistema già legittimato. Dall’altro, risposte ufficiali che attestano l’inesistenza di qualsiasi atto formale. E infine un ente nazionale come ANAS che nega obblighi elementari di trasparenza. Il risultato è un vuoto di legalità che mina la fiducia nelle istituzioni e rischia di trasformare uno strumento di sicurezza in una trappola illegittima.


Altvelox ha presentato denuncia-querela contro il Sindaco di Chioggia, il Comandante della Polizia Locale, il Prefetto e il Vice Prefetto di Venezia e il dirigente ANAS responsabile. L’obiettivo non è ostacolare la sicurezza stradale, ma garantire che essa si realizzi nel rispetto della legge. La sicurezza non può essere perseguita con strumenti privi di omologazione o con dichiarazioni ingannevoli, perché così si tradisce il principio di legalità e si espongono i cittadini a sanzioni arbitrarie.


La trasparenza non è un optional, non è una cortesia istituzionale. È un obbligo giuridico che deriva dall’art.97 della Costituzione e dal D.Lgs.33/2013. Negare la trasparenza significa negare la democrazia. La vicenda di Chioggia è un campanello d’allarme: quando la politica proclama, la Prefettura devia e ANAS nega, non siamo di fronte a singole disfunzioni ma a un sistema che scivola fuori dalla legalità. E questo non può essere tollerato.

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