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Verona e i T-Red: una gestione opaca che rischia di travolgere il Comune.

Denuncia di Altvelox all’ANAC dopo quella alla Procura e alla Corte dei Conti: dubbi sulla acquisizione e regolarità dei T‑Red semaforici in uso a Verona, atti amministrativi incompleti e incongruenti impongono la necessità di ottenere piena trasparenza per garantire legalità e tutela dei cittadini.

Denuncia formale alla Autorità Anticorruzione del 28.07.2025
Denuncia formale alla Autorità Anticorruzione del 28.07.2025

Altvelox, oltre alla denuncia querela alla procura della repubblica e corte dei conti, ha oggi depositato anche formale denuncia presso l’Autorità Nazionale Anticorruzione in relazione alla vicenda dei dispositivi T-Red installati dal Comune di Verona, già oggetto di specifica denuncia-querela presentata contestualmente alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti.


Il Sindaco di Verona - Damiano Tommasi
Il Sindaco di Verona - Damiano Tommasi

Le ragioni di questo ulteriore passo sono ritenute gravi e fondate. Dagli atti consegnati dal Comune parziali e lacunosi, con l’omissione di documenti essenziali richiesti tramite accesso agli atti ex L. 241/1990, emerge un quadro che desta fortissime perplessità e che impone l’intervento dell’ANAC per verificare la legittimità delle procedure adottate dalla Polizia Locale di Verona ma anche degli Assessori delegati alla sicurezza e al traffico.


Il punto nodale è che i dispositivi in questione risultano forniti dalla società Safety21 Spa, la quale tuttavia non risulta essere la titolare dell’approvazione commerciale presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per gli strumenti utilizzati a Verona. La normativa vigente non consente ambiguità: l’omologazione e l’approvazione ministeriale costituiscono requisiti inderogabili per la legittima installazione e l’utilizzo dei sistemi di rilevazione automatica delle infrazioni.


Il Dirigente Polizia Locale - Luigi Altamura
Il Dirigente Polizia Locale - Luigi Altamura

Se, come appare, il Comune di Verona ha acquisito (o noleggiato circostanza tuttora non chiarita) dispositivi che non presentano piena corrispondenza con le autorizzazioni ministeriali, siamo dinanzi a un fatto di estrema gravità. Non si tratta soltanto di un vizio procedimentale, ma di una condotta potenzialmente idonea a configurare illeciti amministrativi, responsabilità erariali e persino ipotesi di reato.


La scelta di occultare documenti fondamentali alla cittadinanza e alle associazioni che legittimamente ne hanno fatto richiesta rende ancor più opaco e sospetto l’operato dell’Amministrazione. Altvelox ritiene doveroso che venga accertato se il Comune abbia deliberatamente utilizzato strumenti privi dei necessari requisiti normativi, ponendo così a rischio la validità di migliaia di sanzioni elevate e, ancor peggio, ledendo la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

Stefania Zivelonghi - Assessore alla sicurezza
Stefania Zivelonghi - Assessore alla sicurezza

Non si può tollerare che, nel cuore di una grande città come Verona, si perpetuino pratiche che paiono in palese contrasto con i principi di legalità, trasparenza e buon andamento dell’azione amministrativa, sanciti dall’articolo 97 della Costituzione. Qui non siamo di fronte a meri errori procedurali o a trascurabili carenze burocratiche: siamo dinanzi a condotte che, se confermate, configurano una gestione amministrativa opaca e potenzialmente illegittima, idonea a minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e a compromettere la stessa credibilità dell’ente locale.


L’occultamento di documenti essenziali, unitamente alla mancata chiarezza sulle modalità di acquisizione dei dispositivi e sulla loro effettiva conformità alle approvazioni ministeriali, rappresenta un vulnus gravissimo al principio di trasparenza amministrativa. Non si tratta solo di un obbligo formale, ma di una garanzia sostanziale posta a tutela della collettività contro abusi e pratiche che possano degenerare in illeciti amministrativi, responsabilità erariali e penali.


Italia Oggi 07.04.2025
Italia Oggi 07.04.2025

Il rischio che migliaia di sanzioni siano state e vengano elevate sulla base di strumenti non regolarmente omologati dal Ministero non è soltanto un problema giuridico, ma un vero e proprio attentato alla certezza del diritto e al rispetto delle regole fondamentali dello Stato di diritto. In un contesto del genere, l’Amministrazione comunale non solo tradisce i doveri costituzionali di imparzialità e buon andamento, ma si pone in una posizione che può configurare responsabilità patrimoniali enormi a carico della collettività, oltre che possibili profili di corruzione e abuso d’ufficio.


Altvelox, con queste denunce, intende riportare la questione nella sede istituzionale corretta: sarà ora compito dell’ANAC, della Procura di Verona e della Corte dei Conti fare piena luce, accertando responsabilità e adottando le misure conseguenti. La battaglia per la legalità nella gestione dei sistemi di rilevazione elettronica delle infrazioni non può subire arretramenti.


Sentite cosa diceva durante la nota trasmissione nazionale "Mi Manda RaiTre" il Dirigente della Polizia Locale di Verona - Dott. Luigi Altamura sulla questione delle omologazioni e approvazioni. Ascoltate bene.

Mi Manda RaiTre

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