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I Prefetti: I compiti, gli obblighi e la loro gestione Istituzionale.

Gli Uffici Territoriali del Governo (Prefetture) sono 105 dislocate nei Capoluoghi di Provincia Italiani e altrettanti sono i Prefetti nominati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri su indicazione del Ministro dell'Interno. Ma vediamo assieme come avviene la gestione dei prefetti e quali sono i loro compiti ed obblighi istituzionali.


Consiglio dei Ministri e una Prefettura
Consiglio dei Ministri e una Prefettura

Il prefetto è il massimo grado della carriera dei funzionari del ministero dell’interno.


Possono ricoprire vari incarichi, tra cui quello di capo di un ufficio territoriale del governo, o prefettura. E' un ruolo che può essere raggiunto solo da alcuni funzionari del ministero dell’interno. Tra le sue attività più note vi è senza dubbio quella di rappresentante del governo a livello locale. In questa veste è a capo di una struttura complessa detta Ufficio territoriale del governo, istituita dal decreto legislativo 300/1999, che ha lo scopo di garantire il coordinamento tra i vari uffici periferici dello stato. Questo però non è l’unico incarico che può svolgere. Nel corso della sua carriera infatti, un prefetto può ricoprire altre posizioni dirigenziali nel ministero dell’interno, tra cui capo e vice capo della polizia di stato, capo di gabinetto, capo di dipartimento e titolare di un ufficio dirigenziale generale.


Come rappresentante del governo a livello locale, sono molte le sue aree di competenza, tra le più importanti vi sono le attività di coordinamento in materia di sicurezza e ordine pubblico, sviluppo economico, ambiente, cura del territorio, servizi alle persone e alla comunità. La sua attività si concretizza, oltre all’organizzazione di tavoli di concertazione, nella pubblicazione di ordinanze e decreti. Il prefetto rappresenta l’autorità provinciale di pubblica sicurezza, presiede il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, può emanare ordinanze e decreti a tutela dell’ordine pubblico e coordina l’attività delle forze dell’ordine. In caso di necessità può richiedere l’intervento dell’esercito.


Il Ministro dell'Interno - Pref. Matteo PIANTEDOSI
Il Ministro dell'Interno - Pref. Matteo PIANTEDOSI

Ai sensi dell’articolo 11 del decreto legislativo 300/1999 (successivamente modificato dal decreto legislativo 29/2004), il prefetto ha il compito di assicurare l’esercizio coordinato dell’attività amministrativa degli uffici periferici dello stato. In caso di necessità può anche sostituirli, emanando ordinanze contingibili ed urgenti. Tra i poteri del prefetto rientra anche la possibilità di avviare la procedura per lo scioglimento dei consigli comunali e di proporre al ministro dell’interno la rimozione del sindaco, del presidente della provincia, di consiglieri e assessori quando compiano atti contrari alla costituzione o per violazione di legge. Inoltre, può ordinare ispezioni che accertino il regolare funzionamento dei servizi resi dal sindaco quale ufficiale di governo, nominando (nel caso lo ritenga opportuno) un commissario in sua sostituzione. A questo proposito, il prefetto gioca anche un ruolo fondamentale nei commissariamenti per mafia che arrivano solo al termine di un complesso procedimento istruttorio, effettuato dal prefetto competente per territorio attraverso un’apposita commissione di indagine.


Dall’entrata in carica del governo Meloni, il ministro dell’interno Matteo Piantedosi ha già nominato oltre due terzi degli uffici territoriali del governo (Utg). Il movimento dei prefetti nelle diverse sedi territoriali, come anche negli incarichi centrali al ministero dell’interno o in altre amministrazioni, è uno dei più importanti poteri di nomina del ministro dell’interno. Quando sono nominati a capo di una prefettura (o ufficio territoriale del governo) i prefetti sono i rappresentanti del governo a livello locale. La scelta di chi ricoprirà questi incarichi dunque compete al Viminale ma riguarda tutto l’esecutivo.


Palazzo del Governo
Palazzo del Governo

Quanto alla quota di donne che ricopre la posizione di vertice in un ufficio territoriale del governo, attualmente sono 37 su 105, ovvero il 35,2%. Un dato che si riduce ulteriormente se si considerano solo le prefetture dei capoluoghi di regione. In questo caso infatti le donne sono solo 4 su 18, pari al 22,2%. Per quanto basso resti questo dato bisogna comunque riconoscere che in molti ambiti di vertice della politica e della pubblica amministrazione la questione di genere resta ben più squilibrata. Al contempo però, rispetto a solo pochi anni fa, bisogna registrare una decisa marcia indietro in questo ambito. Nel 2017 infatti le donne al vertice di una prefettura erano quasi la metà (46,7%) e superavano ampiamente i loro colleghi uomini se si limita l’analisi ai capoluoghi di regione (66,7% nel 2018).







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