Il comune che si fa ricco con le multe riaccende l'autovelox sul passo Giau. Denunciati il Sindaco e Prefetto di Belluno.
- Altvelox
- 2 giorni fa
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Colle Santa Lucia 270 anime residenti e milioni di euro incassati illegalmente col silenzio assenso della prefettura: Oggi la terza denuncia-querela contro un sistema illegittimo. I cittadini non meritano un Sindaco e un Prefetto che calpestano la legge in questo modo plateale.

L’Associazione Nazionale Altvelox Tutela Utenti della Strada ha depositerà oggi 22 agosto 2025 la terza denuncia-querela nei confronti del Sindaco di Colle Santa Lucia Paolo Frena, della Dirigente della Polizia Locale Cristina Tancon, del Prefetto di Belluno Antonello Roccoberton e di altri soggetti istituzionali responsabili tra cui spicca il Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Belluno Alessandro Romano, per le reiterate violazioni di legge connesse all’uso di autovelox privi di debita omologazione.
Si tratta dell’ennesimo atto di accusa contro un sistema che, anziché garantire sicurezza stradale, ha perseguito finalità meramente sanzionatorie e di cassa. Il Comune ha infatti continuato a emettere migliaia di verbali fondati su strumenti illegali e privi di valore probatorio, in totale spregio delle numerose sentenze della Corte di Cassazione che dal 2001 al 2025 hanno ribadito l’obbligatorietà dell’omologazione ministeriale.

Non solo. Il Prefetto di Belluno, lungi dal sospendere l’utilizzo dell’autovelox, ha addirittura autorizzato la riattivazione dell’impianto proprio nei mesi di massima affluenza turistica aggiornando il proprio decreto autorizzativo del 18 giugno 2025 seppure in assenza dei dati sulla incidentalità e dei requisiti strutturali della strada. Per fare rientrare l'autorizzazione il Prefetto ha dovuto fare alzare il limite della velocità da 50 a 70 Km/h perche diversamente il rilevatore doveva essere rimosso a seguito della nuova normativa del CdS voluta da Salvini. Si è voluto cosi trasformare la strada del Passo Giau in una fonte di incassi a danno dei cittadini e dei visitatori, senza alcun reale legame con la sicurezza stradale.
Altvelox è convinta che tali condotte possano integrare gravi reati penali: falso ideologico, falso materiale, abuso d’ufficio e truffa ai danni della collettività. Non è più sostenibile invocare la buona fede. Dopo le pronunce univoche della Cassazione, chi continua a utilizzare dispositivi irregolari agisce con piena consapevolezza dell’illiceità.
È inaccettabile che un piccolo Comune, con l’avallo della Prefettura, perseveri nel violare il principio di legalità e costringa i cittadini a difendersi in tribunale da sanzioni che i giudici hanno più volte dichiarato nulle ab origine. È una distorsione istituzionale che ribalta i ruoli: il cittadino trattato da colpevole, mentre le istituzioni locali si ergono a paladini della legge, pur essendone le prime violatrici.

Per queste ragioni, Altvelox chiede che la Procura della Repubblica di Belluno e la Procura Generale presso la Corte d’Appello di Venezia si attivino senza ulteriori ritardi, affinché sia ripristinata la legalità e siano accertate le responsabilità di chi ha scientemente calpestato le norme. I cittadini non meritano un Sindaco e un Prefetto che, anziché tutelare i loro diritti, li vessano con strumenti illegali. La legge deve valere per tutti, soprattutto per chi ricopre funzioni pubbliche.

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