Il Prefetto di Padova annulla tre verbali: bocciati gli autovelox privi di omologazione.
- Altvelox
- 11 giu
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Sconfessata la linea dell’Avvocatura dello Stato: la Polizia Locale PD1A costretta a riconoscere l’illegittimità delle sanzioni. Intanto la Procura di Padova indaga sui Comuni coinvolti.

Il vento sta cambiando anche a Padova: tre verbali annullati, nessuna somma dovuta. È quanto emerge dal provvedimento del Prefetto di Padova che lasciando decorrere i termini accoglie su tutti fronti le nostre rimostranze e annulla con silenzio assenso i verbali impugnati dal nostro associato B.G. contro altrettante sanzioni elevate per presunte violazioni dei limiti di velocità. Le infrazioni contestate – e ora definitivamente archiviate – erano state rilevate su tratti della SR53 dai Comuni di Fontaniva (Km 18+150) e Carmignano di Brenta (Km 16+530 e Km 13+850), mediante apparecchiature prive di omologazione, installate e gestite in violazione del Codice della Strada.

La decisione del Prefetto di Padova rappresenta un chiaro atto di discontinuità rispetto all’atteggiamento finora tenuto dall’Avvocatura dello Stato, che in molteplici occasioni ha difeso l’operato dei Comuni, spesso in aperto contrasto con le norme di legge e le più elementari garanzie dei cittadini.
“...L'opposizione si intende accolta e non è dovuto alcun pagamento...”, recita l’asettico ma eloquente comunicato firmato dall’Ispettore Laura Vazzoler della Polizia Locale PD1A, la stessa già oggetto di diverse denunce per attività sanzionatorie abusive portate avanti con strumenti tecnicamente e giuridicamente illegittimi.
È evidente che qualcosa si sta muovendo. A confermarlo sono anche le indagini ancora in corso presso la Procura della Repubblica di Padova una delle 4 procure sulle 20 coinvolte dalle nostre denunce querele, che si è mossa a tutela dei cittadini su questo tema, indagini che coinvolgono proprio i Comuni interessati da questa vicenda.
Altvelox continuerà a vigilare, a denunciare, e a tutelare tutti i cittadini che, come B.G., hanno scelto di non piegarsi a un sistema sanzionatorio viziato da gravi irregolarità. Questa è una vittoria non solo per il singolo, ma per tutti coloro che pretendono legalità, trasparenza e rispetto delle regole anche da parte della pubblica amministrazione.
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