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Ferrara: Autovelox fuori legge la denuncia che scuoterà la città.

Altvelox quarta denuncia a carico del Sindaco, Vice Sindaco, Prefetto e Polizia Locale. “Sanzioni illegittime, strumenti non omologati e cittadini costretti a pagare multe nulle”. Come è possibile che le leggi sembrino vincolanti solo per i cittadini, che subiscono la pressione immediata delle sanzioni e l’onere di difendersi, mentre le pubbliche amministrazioni, pur agendo in aperto contrasto con la normativa primaria e con l’orientamento giurisprudenziale consolidato, non sono oggetto di alcun intervento correttivo o sanzionatorio da parte degli organi deputati al controllo di legalità? 


L'articolo incredibile per i dati è della Nuova Ferrara del 12.09.2025
L'articolo incredibile per i dati riportati è della Nuova Ferrara del 12.09.2025

L’Associazione Nazionale Altvelox ha depositato una nuova denuncia-querela contro il Sindaco di Ferrara Alan Fabbri, il Vice Sindaco Nicola Lodi, il Prefetto Massimo Marchesiello e il dirigente della Polizia Locale Terre Estensi Claudio Rimondi.


Al centro della denuncia, protocollata il 13 settembre 2025 e indirizzata al Primo Presidente della Corte di Cassazione, Corte dei Conti e Ministero della Giustizia e Interno nonchè al Presidente della Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) , vi è l’uso sistematico di autovelox privi di decreto di omologazione, in violazione dell’art. 142 Codice della Strada e delle numerose sentenze della Suprema Corte.


Secondo Altvelox, gli apparecchi collocati dal Comune di Ferrara e gestiti dal Comando di Polizia Locale Terre Estensi lungo via Canapa, via Caretti, via Calzolai e a breve via Lavezzola, non hanno alcun titolo legittimo per produrre “prova legale” delle infrazioni. Eppure, solo nei primi sei mesi del 2025, le casse comunali hanno incassato oltre 2,3 milioni di euro da sanzioni, con un incremento del 33,4% rispetto all’anno precedente. In luglio si è superato il milione di euro in un solo mese.


Alan Fabbri Sindaco di Ferrara (foto web)
Alan Fabbri Sindaco di Ferrara (foto web)

La denuncia (la quarta) evidenzia i persistenti gravi profili di responsabilità penale e contabile: falso ideologico, omissione di atti d’ufficio, truffa ai danni della collettività e danno erariale che al momento la Procura di Ferrara non avrebbe deciso di contestare.


I verbali, oltre a colpire i cittadini con sanzioni da 32 euro per pochi km/h di superamento, costringono chi vuole difendersi a spese legali e contributi unificati superiori all’importo della multa. Una distorsione che spinge l’90% degli automobilisti a pagare in silenzio, mentre il restante 10% intasa i Giudici di Pace con ricorsi che puntualmente vedono caducate le multe.


La fotografia pubblicata dal quotidiano La Nuova Ferrara e qui sopra riprodotta, evidenzia in maniera inequivocabile come l’ente gestore (Comune di Ferrara) abbia collocato il dispositivo di rilevamento in modo del tutto inidoneo e contrario ai principi di legge. Il palo senza alcuna protezione passiva a pochi centimetri dalla carreggiata, risulta installato in mezzo alla vegetazione, scarsamente visibile e privo di adeguata segnaletica preventiva, lungo un tratto stradale privo di banchine e pertanto non rispondente ai requisiti minimi per essere classificato quale strada extraurbana ai sensi dell'art.2 Codice della Strada. Tale collocazione, oltre a non rispettare i criteri di trasparenza e di corretta informazione dell’utenza, appare finalizzata unicamente alla produzione di introiti economici sotto il pretesto della sicurezza stradale. Elemento aggravante, il tratto in questione non risulta caratterizzato da fenomeni di incidentalità che possano giustificare l’installazione del dispositivo, con conseguente difetto di istruttoria e violazione dei principi di proporzionalità e ragionevolezza nell’azione amministrativa.


Uno degli autovelox nel comune di Ferrara
Uno degli autovelox nel comune di Ferrara

Si tratta di una condotta non riconducibile a semplice negligenza amministrativa, bensì a un atteggiamento ostinato e consapevole, posto in essere con piena cognizione della normativa violata e degli effetti pregiudizievoli prodotti sui cittadini. L’uso continuato di tali strumenti, ben oltre il semplice errore materiale o interpretativo, trasforma l’accertamento della violazione in un abuso di potere, con potenziali ricadute sia in termini di responsabilità erariale che di responsabilità penale, per ipotesi configurabili, il falso ideologico e materiale e truffa ai danni della collettività. Condotte di tal genere costituiscono la prova di aver smarrito il senso della Stato: da persone che occupano posizioni di vertice con ricadute sulla cittadinanza notevoli. La legalità calpestata, mancato rispetto di Istituzioni di livello superiore come la Corte di Cassazione.


Che esempio scellerato si dà ai Cittadini in questo modo?


Il Prefetto Dott. Massimo Marchesiello
Il Prefetto Dott. Massimo Marchesiello

Il quadro, sottolinea l’Associazione, è ormai di “illegalità sistemica”: il Sindaco di Ferrara persevera nell’uso di strumenti dichiarati illegittimi che gli stanno sistemando il bilancio per i prossimi cinque anni, con l'assenso formale del Prefetto Dott. Massimo Marchesiello, che ha confermato la propria autorizzazione al Comune di Ferrara senza tangibili basi giuridiche riferite al tasso di incidentalità, ai requisiti delle strade, ai limiti imposti e sopratutto alla mancanza dei piani di sicurezza delle strade (PUT e PGTU), persistendo oltretutto a rigettare i ricorsi richiamando l’inesistente equipollenza tra approvazione e omologazione dettata dalla circolare del Ministero Interno di marzo scorso che la Cassazione ha già bannato in due sentenze.


In tutto questo la Magistratura locale tace, ignorando l’obbligo costituzionale di perseguire i reati (art. 112 Cost.) ecco perche abbiamo deciso di scrivere al Presidenti della Corte di Cassazione. Appare francamente inconcepibile come, a fronte di reiterate denunce corredate da notitiae criminis precise, dettagliate e corredate da elementi oggettivi, nessuna Autorità Giudiziaria abbia sinora adottato provvedimenti idonei a interrompere l’attività sanzionatoria illegittima posta in essere dal Comune di Ferrara. È ormai fatto notorio, e suffragato dalle numerose sentenze dei Giudici di Pace e Tribunale che hanno annullato i verbali emessi, che gli strumenti utilizzati per il rilevamento delle violazioni al Codice della Strada risultano privi dei requisiti legali di omologazione previsti dall’art. 142, comma 6, del Codice della Strada, nonché dalle plurime pronunce della Corte di Cassazione, e che le sanzioni elevate vengono sistematicamente caducate, con conseguente condanna della Pubblica Amministrazione al rimborso delle spese di giudizio.


La Nuova Ferrara del 01 Novembre 2024
La Nuova Ferrara del 01.11.2024 dopo la nostra prima denuncia.

La domanda sorge spontanea: come è possibile che le leggi sembrino vincolanti solo per i cittadini, i quali subiscono la pressione immediata delle sanzioni e l’onere di difendersi, mentre le pubbliche amministrazioni, pur agendo in aperto contrasto con la normativa primaria e con l’orientamento giurisprudenziale consolidato, non siano oggetto di alcun intervento correttivo o sanzionatorio da parte degli organi deputati al controllo di legalità? L’inerzia investigativa, unita all’assenza di misure interdittive o correttive, legittima nei fatti la prosecuzione di pratiche illegali, minando il principio costituzionale di uguaglianza di fronte alla legge (art. 3 Cost.) e quello di obbligatorietà dell’azione penale (art. 112 Cost.).


La persistenza di questa situazione, oltre a incrinare la fiducia dei cittadini nelle Istituzioni, costituisce un vulnus sistemico: le sanzioni vengono emesse in assenza di titolo giuridico valido, gli introiti da esse derivanti risultano privi di base legale, i contenziosi crescono in maniera esponenziale, e le stesse amministrazioni locali si trovano a dover restituire quanto indebitamente percepito con aggravio di spese processuali. Tutto ciò senza che vi sia stato, allo stato, alcun serio intervento da parte della Magistratura volto a ripristinare il rispetto della legge e a prevenire ulteriori abusi.


Il Presidente di Altvelox Gianantonio Sottile Cervini parla chiaro e dichiara: “Mai vista una porcheria simile. Questa non è sicurezza stradale, è l'esempio limpido un abuso di potere. Ferrara è il simbolo di come si possa fare cassa violando per ora impunemente legge e le sentenze della Cassazione, scaricando i costi sui cittadini e sulle casse pubbliche”.


Il Prefetto Dott. Massimo Marchesiello
Verbale denuncia-querela del 13 settembre 2025

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