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Riese Pio X (TV): Quando la sicurezza stradale è solo un alibi: nuova denuncia per il sindaco, provincia e prefetto.

È squallido strumentalizzare la morte di un ragazzo per invocare l’autovelox quando mancano i piani di sicurezza del traffico, i dati oggettivi e la legalità. Violazioni sistemiche dell’art. 36 CdS e responsabilità istituzionali taciute a tutti i livelli. Oggi quinta denuncia querela.

S.P.667 Via Kennedy Comune Riese Pio X (TV) 14.07.2025
S.P.667 Via Kennedy Comune Riese Pio X (TV) 14.07.2025

La sera del 14 luglio 2025, un giovane di 28 anni perde la vita lungo la SP667, nel Comune di Riese Pio X. Una tragedia, certo. Ma ciò che ha fatto seguito è ancora più inquietante. I giorni immediatamente successivi, la Sindaca Ombretta Basso ha colto l’occasione per invocare il ritorno dell’autovelox rimosso ad aprile, dimenticando, o fingendo di dimenticare, che quel dispositivo era stato installato senza alcuna omologazione, su una strada priva di documentazione tecnica, relazioni sull’incidentalità e soprattutto senza alcun Piano Urbano del Traffico (PUT).


La sindaca si è spinta addirittura a definire pubblicamente le dinamiche e cause psicologiche dell'incidente mortale: "Orlando, che percorreva spesso quel tratto per andare a trovare l"amico, probabilmente sapeva che il dispositivo non era funzionante..". La sindaca ha però omesso di dire, volutamente o no lo lasciamo valutare alla A.G. adita, che l'auto condotta dal ragazzo andava nel senso di marcia contrario a quella autorizzata e che rilevava l'autovelox dismesso (Montebelluna-Castelfranco).


L’Associazione Altvelox denuncia da anni che l’utilizzo di autovelox illegittimi in Veneto e in altre regioni italiane è spesso mascherato dietro la retorica della “sicurezza”. Ma le leggi parlano chiaro. L’art. 36 del Codice della Strada impone, da oltre trent’anni, l’obbligo per Comuni e Province di predisporre e aggiornare ogni due anni i piani di traffico (PUT e PGTU) anche nei centri sotto i 30.000 abitanti se sussistono ragioni di rischio o forte flusso veicolare. Riese Pio X, attraversato da una strada provinciale considerata a rischio, è tra questi.

Il sindaco Obretta Basso e il Prefetto di Treviso Dott. Angelo Sidoti
Il sindaco Obretta Basso e il Prefetto di Treviso Dott. Angelo Sidoti

Nonostante ciò:


  • Il Comune di Riese Pio X non ha adottato alcun PUT.

  • La Provincia di Treviso ha ignorato gli obblighi sul traffico extraurbano.

  • Il Prefetto non ha mai segnalato le inadempienze al Ministero, come previsto dal co. 10 dell’art. 36.

  • La Polizia Stradale, pur consapevole della violazione, non ha attivato le procedure obbligatorie.


Nel frattempo, mentre le istituzioni tacciono e ignorano, si continua a colpire l’Associazione Altvelox che, con cinque denunce documentate, ha segnalato una catena di omissioni e potenziali reati perseguibili d’ufficio: omissione di atti d’ufficio (art. 328 c.p.), attentato alla sicurezza dei trasporti (art. 432 c.p.), disastro colposo, responsabilità omissiva ex art. 40 c.p.


Dati ufficiali Polizia Stradale Treviso - 06.03.2025
Dati ufficiali Polizia Stradale Treviso - 06.03.2025

Dati alla mano, tra il 2020 e il 2024 non si è verificato alcun incidente mortale lungo il tratto incriminato. Gli incidenti sono diminuiti, mentre si è continuato a invocare un’autovelox inutile e abusivo, che rilevava solo in un senso di marcia e che, nel caso dell’incidente del 14 luglio, non avrebbe potuto prevenire nulla.


Nessun incidente mortale si è verificato nel quadriennio esaminato.

  • Il numero complessivo degli incidenti è in costante diminuzione: da 9 nel 2022 a 3 nel 2024.

  • I riferimenti alla velocità pericolosa (art. 141 CdS) risultano indicati con percentuali crescenti, ma non sono accompagnati da relazioni tecniche dettagliate che accertino le reali cause e modalità dei singoli sinistri.

  • Mancano elementi oggettivi per distinguere se gli incidenti siano stati effettivamente causati da eccesso di velocità rispetto alle condizioni della strada, oppure da altre concause (alcol, distrazione, maltempo, ecc.)

  • Gli incidenti non sono stati indicati con i punti di impatto e quindi sono riferiti all'intera tratta della SP667 di Km. 17,630 circa e non fanno riferimento al punto di installazione autovelox o sue immediate vicinanze come invece prevede la norma per il conteggio del tasso di incidentalità.


Oggi chiediamo trasparenza e legalità. L’uso distorto di tragedie per legittimare strumenti privi di base normativa non può più essere tollerato. La sicurezza non si fa con i proclami e le telecamere, ma con la pianificazione, i dati, e il rispetto delle regole. La SP667 è una strada strategica, e non può essere gestita come un bancomat municipale.


Altvelox ha chiesto alla A.G. l’iscrizione nel registro notizie di reato dei nominativi del Sindaco Comune Riese Pio X, del Prefetto di Treviso, del Dirigente Polizia Locale Unione Comuni Marca Occidentale, del Dirigente della Provincia di Treviso responsabile del settore viabilità, il Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Treviso, nonché dei responsabili dei servizi tecnici e dirigenti amministrativi coinvolti.


L’Associazione continuerà ad agire in tutte le sedi competenti affinché venga ristabilita la legalità, venga tutelato il diritto alla mobilità sicura e sia interrotta ogni pratica repressiva fondata su dispositivi illegittimi e fuori da ogni quadro normativo di pianificazione urbana e viaria. Altvelox continuerà a vigilare, a denunciare e a difendere i diritti degli utenti della strada, anche quando le istituzioni preferiscono chiudere gli occhi.


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