Galliera Veneta (PD): Autovelox privo di omologazione attivi dal 9 settembre. Sindaco e Dirigente Polizia Locale PD1A denunciati.
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Senza titolo legittimante e senza decreto di omologazione, i rilevatori di Galliera Veneta devono restare spenti chiesto alla Procura l'urgente sequestro preventivo. La vicenda degli autovelox di Galliera Veneta in Provincia di Padova installati sulla SR53 ripropone con forza il nodo irrisolto della legalità dei dispositivi di rilevazione elettronica della velocità.

I due rilevatori elettronici in uso nel Comune di Galliera Veneta (PD), erano stati sospesi dal Prefetto di Padova in quanto non corrispondenti alla attuale normativa vigente e non ritenuti adeguati al tratto di strada interessato.
Non è a nostra conoscenza che ad oggi il Prefetto di Padova abbia modificato la propria decisione sta di fatto che il Sindaco del Comune di Galliera Veneta ha pubblicato un annuncio alla cittadinanza sul sito istituzionale della Amministrazione scrivendo: "Si informa la cittadinanza che da martedì 9 settembre 2025 sarà riattivato il dispositivo autovelox posizionato sulla S.R. 53 al Km 25+650, direzione Vicenza-Treviso. Limite di velocità 70 Km/h. L’Amministrazione Comunale ed il Comando di Polizia Locale invitano gli utenti della strada alla massima prudenza e al rispetto del Codice della Strada".

Dalla disamina del decreto prefettizio n. 1083/2025, aggiornato il 12 giugno 2025 dal Prefetto di Padova, emerge chiaramente che nessun tratto della Strada Regionale 53 ricadente nel territorio del Comune di Galliera Veneta risulta autorizzato all’uso di apparecchi di rilevazione automatica delle infrazioni sulla base del CdS.
Lo scorso 26 agosto 2025, il Quotidiano Il Gazzettino scriveva: «...Per quanto riguarda Galliera, gli autovelox non sono ritenuti adeguati al tratto di strada interessato. Il sindaco Italo Perfetti ha però scritto al prefetto Forlenza chiedendo il ripristino degli apparecchi spenti. Nell'attesa della risposta dalla Prefettura, i sindaci respingono l'idea che gli autovelox servono per fare cassa e sono concordi sulla necessità dei dispositivi in quei tratti dove vige il limite di 70 chilometri orari «perché il traffico è elevatissimo e, soprattutto nelle ore serali, anche la velocità».

Si tratta di una condotta non riconducibile a semplice negligenza amministrativa, bensì a un atteggiamento ostinato e consapevole, posto in essere con piena cognizione della normativa violata e degli effetti pregiudizievoli prodotti sui cittadini. L’uso continuato di tali strumenti, ben oltre il semplice errore materiale o interpretativo, trasforma l’accertamento della violazione in un abuso di potere, con potenziali ricadute sia in termini di responsabilità erariale che di responsabilità penale, per ipotesi configurabili, il falso ideologico e materiale e truffa ai danni della collettività. Condotte di tal genere costituiscono la prova di aver smarrito il senso della Stato: da persone che occupano posizioni di vertice con ricadute sulla cittadinanza notevoli. La legalità calpestata, mancato rispetto di Istituzioni di livello superiore come la Corte di Cassazione.
Salvo smentita e prova contraria quindi, ad oggi non risulta che il Prefetto abbia rilasciato un nuovo provvedimento autorizzativo inserendo i due rilevatori al Km. 26+935 e al Km.25+650 della SR53 . In assenza di tale titolo, l’uso degli autovelox configura un esercizio illegittimo della funzione amministrativa, con conseguente nullità dei verbali e possibili profili di abuso d’ufficio ex art. 323 c.p. e falso ideologico ex art. 479 c.p.

Ma anche laddove ci sbagliassimo e vi fosse autorizzazione prefettizia, la questione rimarrebbe insanata: tutti i dispositivi in uso a Galliera Veneta risultano approvati con semplici determine dirigenziali del MIT, ma non sono mai stati oggetto di omologazione ministeriale ex art. 142, co. 6, Codice della Strada. Una giurisprudenza ormai consolidata della Corte di Cassazione stabilendo che approvazione e omologazione non sono procedure equiparabili e che senza omologazione le rilevazioni sono prive di efficacia probatoria.
In sostanza, due profili emergono in modo inequivocabile:
Ad oggi non vi è certezza di una valida autorizzazione prefettizia per Galliera Veneta;
In ogni caso, l’assenza di omologazione rende inutilizzabili i dispositivi ai fini sanzionatori.
Ne deriva che gli autovelox di Galliera Veneta devono restare spenti. La loro eventuale riattivazione costituirebbe una grave violazione dei principi di legalità e buon andamento ex art. 97 Cost., traducendosi in sanzioni nulle ab origine e in un potenziale danno erariale a carico dell’amministrazione comunale. Altvelox continuerà a vigilare e a denunciare tali condotte, ribadendo che la sicurezza stradale non può essere strumentalizzata come pretesto per legittimare strumenti illegali e vessatori.