Campodarsego: Il Sindaco Valter Gallo accende gli autovelox ma spegne la sicurezza e la trasparenza. Denunciato.
- Altvelox
- 28 ago
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Omissione atti d'Ufficio, falsità materiale e ideologica finalizzata alla truffa. Altro che sicurezza stradale, guardate come il sindaco tiene l'asfalto della SR308 dove ha installato due autovelox fissi. Valter Gallo sindaco solerte nell’attivare postazioni sanzionatorie, ma inadempiente nell’assicurare ai cittadini i diritti di difesa e accesso agli atti previsti dalla legge.

L’Associazione Nazionale ALTVELOX ha denunciato un comportamento che non può restare sotto silenzio. Il Sindaco di Campodarsego, Valter Gallo, si mostra inflessibile e puntuale nell’autorizzare e nel mantenere in funzione postazioni autovelox che generano centinaia di verbali, ma non offre la stessa solerzia quando i cittadini, legittimamente sanzionati, chiedono di conoscere i presupposti giuridici e tecnici di quelle rilevazioni.

Gli accessi civici e le istanze ex L. 241/1990 presentati dai cittadini sono stati respinti o elusi con pretesti formali. Il Comune ha dichiarato di non avere la disponibilità degli atti, scaricando le responsabilità sulla Federazione dei Comuni del Camposampierese o su altri enti. Tale giustificazione è giuridicamente infondata. Il potere sanzionatorio resta infatti in capo al Comune, che non può sottrarsi al dovere di detenere e rendere accessibili i documenti relativi a omologazioni, collaudi, autorizzazioni e soprattutto ai Piani del Traffico obbligatori ex art. 36 Codice della Strada.
Questa omissione si traduce in un vero e proprio diniego surrettizio del diritto di difesa, sancito dall’art. 24 Costituzione, oltre che in una violazione degli artt. 22 e seguenti della L. 241/1990.
Un ulteriore profilo di gravissima contraddizione riguarda lo stato della S.R. 308, arteria regionale di primaria importanza, che si presenta in condizioni disastrose, con asfalto deteriorato, buche, avvallamenti e salti che costituiscono pericolo costante per la circolazione. È vero che la competenza diretta della manutenzione spetta a Veneto Strade S.p.A., ma ciò non esime il Sindaco di Campodarsego Valter Gallo, dall’assumere iniziative concrete per la messa in sicurezza del tratto che attraversa il territorio comunale di sua responsabilità, prima di avventurarsi ad applicare strumenti sanzionatori invocando una presunta “sicurezza stradale”.
Ancor più grave è che tale pretesa venga fondata su generici elenchi di velocità massime riferite ad un accondiscendente giornalista e senza contraddittorio, che solo il Sindaco e i suoi uffici dichiarano di conoscere, senza alcuna garanzia di attendibilità, poiché ricavati da dispositivi di rilevazione privi di omologazione, come il modello utilizzato in loco.
Appare evidente che un apparecchio non omologato non offre alcuna certezza tecnica, potendo registrare valori come meglio crede o come meglio gli viene imposto di fare, con conseguente nullità giuridica e tecnica delle risultanze. Invocare la sicurezza stradale per giustificare le multe, mentre si lascia che la strada rimanga un pericolo quotidiano per automobilisti e motociclisti, rappresenta una distorsione inaccettabile della legalità e un inganno ai danni dei cittadini.
Mentre il il Sindaco Valter Gallo vuole rimettere in funzione gli autovelox illagali per riempire le casse che stanno piangendo dopo alcuni mesi di autovelox spenti, non si preoccupa di assicurare la legalità e la trasparenza che dovrebbero costituire il fondamento dell’azione amministrativa. Ne deriva un sistema sanzionatorio viziato, che colpisce i cittadini senza garantire loro la possibilità di verificare la legittimità delle procedure adottate.
A completare il quadro non meno grave vi è il silenzio-assenso con cui le Autorità preposte hanno avallato tale situazione. Il Prefetto di Padova ha emesso un decreto autorizzativo che conferma le postazioni autovelox sulla SR308 senza dar conto del presupposto fondamentale imposto dalla normativa, ossia l’analisi del tasso di incidentalità documentato da dati ufficiali e verificabili, motivo di diversa denuncia querela ratificata il 26 agosto 2025.

A ciò si aggiunge il silenzio della Sezione Polizia Stradale di Padova che, pur avendo un ruolo centrale nell’iter istruttorio, ma sopratutto ha obblighi primari sulla vigilanza e rispetto della sicurezza e del rispetto della legge sulle strade, non ha vigilato né si è opposta alla reiterata violazione delle regole sapendo che i comuni utilizzano rilevatori privi di omologazione e quindi tacendo su un chiaro reato perpetrato e reiterato a danno della collettività.
Tale concatenazione di omissioni e avalli formali configura un comportamento amministrativo che svuota di contenuto la legalità e tradisce i principi di buon andamento e trasparenza ex art. 97 Costituzione. Per questa ragione l’Associazione ALTVELOX ha già denunciato i fatti alle competenti Autorità giudiziarie, ritenendo che possano emergere responsabilità penali per omissione di atti d’ufficio, abuso di potere e falso ideologico in atto pubblico, oltre a profili di responsabilità amministrativa e contabile. Non è tollerabile che cittadini vengano sanzionati in nome di una pretesa sicurezza stradale, quando in realtà gli stessi organi deputati a garantirla hanno scelto di tacere o di firmare atti privi dei presupposti normativi richiesti.
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