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SS51, caos sicurezza e decisioni contraddittorie: gravi interrogativi sulla gestione prefettizia a Belluno.

Dopo la frana del 27 giugno, la chiusura e riapertura repentina della Statale Alemagna sollevano dubbi sulla coerenza delle scelte del Prefetto Roccoberton. Quali garanzie per la sicurezza in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026? Segnalazione urgente a Meloni, Piantedosi e Salvini.

Il Prefetto - Antonello Roccoberton e Presidente Provincia Belluno - Roberto Padrin
Il Prefetto - Antonello Roccoberton e Presidente Provincia Belluno - Roberto Padrin

Ill.mo Presidente del Consiglio dei Ministri - Giorgia Meloni.

Egregi Ministri dell'Interno e Trasporti



L'Associazione Altvelox, da anni impegnata nella tutela dei diritti degli utenti della strada e nella promozione della sicurezza viaria su tutto il territorio nazionale, intende segnalare con la presente gravi criticità nella gestione della viabilità e della sicurezza pubblica nella provincia di Belluno, con particolare riferimento alla Statale 51 di Alemagna, unico asse stradale di collegamento tra la pianura veneta e l’area di Cortina d’Ampezzo.


In data 27 giugno 2025, a seguito di una frana in località Acquabona, il Prefetto di Belluno, dott. Antonello Roccoberton, ha disposto, in esito alla riunione di sicurezza provinciale, la chiusura totale della SS51, comunicando ufficialmente che la misura si sarebbe protratta per almeno due settimane per ragioni di tutela della pubblica incolumità.


Tale decisione, qualora confermata, avrebbe comportato gravi disagi ai cittadini, ai pendolari e agli operatori economici dell’area ampezzana, isolando completamente il territorio e obbligando al ricorso a percorsi alternativi estremamente disagevoli attraverso passi dolomitici.


Dichiarazioni Prefetto Belluno 03.07.2025

Tuttavia, appena due giorni dopo, e in seguito a una convocazione straordinaria richiesta dall’assessore Regionale alla Protezione Civile, Giampaolo Bottacin, è stata annunciata la riapertura parziale della strada, con chiusure intermittenti solo in caso di pioggia. La rapidità con cui è stata smentita una decisione così drastica e motivata da esigenze di sicurezza pubblica solleva interrogativi oggettivi sulla coerenza e sull’adeguatezza dell’analisi tecnico-istituzionale compiuta in sede prefettizia.


Si chiede quindi:


  • Quali elementi tecnici sono intervenuti nel giro di 48 ore per modificare in modo così sostanziale la valutazione del rischio?

  • L’autorità prefettizia ha agito con piena consapevolezza della complessità del territorio e delle implicazioni sulla sicurezza pubblica, o ha operato sotto pressione politica senza una base oggettiva sufficiente?

  • ll Prefetto di Belluno Antonello Roccoberton, quale Autorità provinciale per la pubblica sicurezza, esercita potere decisionale autonomo in materia di tutela dell’incolumità pubblica e della sicurezza stradale nel suo territorio?


A ciò si aggiunge un’ulteriore e ben più strutturale criticità: la totale assenza di un Piano di Gestione della sicurezza viaria ai sensi dell’articolo 36 del Codice della Strada, che impone agli enti competenti di predisporre misure operative per la gestione delle emergenze in tratti ad elevata pericolosità. La Provincia di Belluno si giustifica asserendo che i decreti attuativi non sono mai stati emanati a livello nazionale, ma tale vuoto normativo non può in alcun modo giustificare l’assenza di qualunque iniziativa autonoma o misura cautelativa alternativa da parte degli enti locali.


Si evidenzia inoltre che già il 27 luglio 2016, la Prefettura di Belluno aveva formalizzato un accordo operativo con ANAS, le Regole d’Ampezzo e il Corpo dei Vigili del Fuoco per interventi di sicurezza proprio nell’area di Acquabona, oggi nuovamente interessata da dissesto.


Alla luce di tutto ciò, ci domandiamo seriamente preoccupati, se e in che misura quegli impegni siano stati adempiuti, e se il Prefetto di Belluno attualmente in carica ne abbia tenuto conto nell’assumere le recenti decisioni.

Riapertura SS51 del 04.07.2025

Per questo chiediamo formalmente al Ministero dell’Interno e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri di attivare le verifiche di competenza sulla gestione prefettizia in provincia di Belluno, al fine di valutare la coerenza, l’efficacia e la tempestività delle azioni intraprese in materia di sicurezza pubblica, con particolare riferimento alla SS51 e alla pianificazione emergenziale in vista delle imminenti Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026.


Riteniamo che il ruolo strategico della provincia di Belluno nel contesto olimpico imponga massimi livelli di vigilanza, trasparenza e responsabilità istituzionale, condizioni che ad oggi paiono fortemente compromesse.


In attesa di un cortese riscontro, porgiamo distinti saluti.

Intervento Assessore Regionale - Giampaolo Bottacin

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