Questa Associazione è venuta in possesso di documenti che comprovano una serie di illegittimità sulla installazione e utilizzo del rilevatore elettronico delle velocità che il comune di Meolo (VE) ha posizionato sulla SR89 al Km.15+750 in direzione Treviso e sulla gestione delle multe che qualche dubbio ci ha fatto sorgere. Formalizzata oggi la seconda denuncia querela.
Con autorizzazione n.23587/2022 del 26.10.2022 VENETO STRADE SPA gestore della SR89, ha concesso al Comune di Meolo (VE) di installare e utilizzare di 1 autovelox di tipo fisso, imponendo allo stesso Comune una serie di prescrizioni sia tecniche che amministrative.
Le prescrizioni tecniche imposte prevedevano che l'installazione autovelox doveva essere eseguita adottando ogni accorgimento e cautela finalizzati ad evitare cedimenti delle pertinenze della sede stradale adiacente e che le strumentazioni dovevano essere opportunamente protette posizionando l'autovelox su adeguato plinto di fondazione protetto da barriere (guardrail tipo h2 bordo laterale) omologate. In considerazione poi che l'autovelox era stato installato sul palo in metallo pre esistente della illuminazione pubblica, veniva prescritto che si doveva sostituire il corpo luminante (luci a LED).
Inoltre, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con la determina n.356 del 18.08.2021 in approvazione del rilevatore usato dal Comune di Meolo, imponeva che: "L’installazione, in relazione alla sede stradale, deve essere eseguita in conformità al Codice della Strada e al relativo Regolamento di attuazione, in modo da non costituire pericolo per la circolazione, sia dei veicoli, sia dei pedoni, nonché nel rispetto delle norme di sicurezza sull’installazione di apparecchiature elettriche in zone accessibili al pubblico ed anche in relazione agli interventi di manutenzione".
Da sopralluogo effettuato nelle scorse settimane e come da fotografia che vedete sopra, il Comune di Meolo ha posizionato l'autovelox su un palo della pubblica illuminazione al centro di uno svincolo, facilmente accessibile al pubblico, senza alcuna protezione passiva e attiva.
Non ha messo in sicurezza i pali di ferro con i previsti guardrail di tipo h2 omologati, non ha messo in sicurezza le strumentazioni in ordine al possibile pericolo elettromagnetico in zone accessibili al pubblico e di peggio non ha modificato / eliminato la lampada a Led che ovviamente interferisce con la strumentazione autovelox.
Abbiamo subito messo al corrente Veneto Strade Spa di quanto rilevato, ma la Società gestore non ha ritenuto opportuno ne rispondere ne intervenire. Alla Società privata che gestisce la SR 89 abbiamo inviato il 14.11.2024 una nota dove si scriveva: "Si invita Veneto Strade Spa a volere trasmettere a codesta Associazione documento inequivocabile che attesti la corretta installazione del rilevatore in questione. Se così non dovesse risultare, si chiede documento di revoca della predetta autorizzazione al Comune di Meolo. Tale risposta sarà attesa entro e non oltre 48 ore dal ricevimento della presente, diversamente procederemo senza ulteriore avviso con diverse e più incisive azioni per il ripristino della legalità e la contestuale richiesta del danno arrecato".
Risulta da documenti in nostro possesso e trasmessi alla Procura della Repubblica di Venezia, che Veneto Strade Spa ha stipulato un accordo con il Comune di Meolo, dove nel primo biennio gli devono essere riconosciuti il 30% dei proventi derivanti dalle sanzioni emesse (tasse e spese escluse) e dopo il primo biennio addirittura il 50% dei proventi totali. Questo anomalo interesse economico di una Società con statuto di diritto privato, che percepisce proventi da una pubblica amministrazione ci sembra quantomeno discutibile, visto che il Comune di Meolo ha obbligo di rendicontazione su come vengono spesi i soldi delle multe, mentre Veneto Strade Spa non ha alcun obbligo in tal senso... tant'è che non ci ha risposto.
Abbiamo quindi chiesto alla Procura della Repubblica di Venezia e alla Corte dei Conti, di indagare affinchè si possa capire i motivi per cui Veneto Strade Spa non abbia mai contestato la mancanza dei guardrail tipo h2 omologati a protezione dei pali di ferro posizionati pericolosamente a bordo strada e delle altre violazioni prescritte e non attuate dal Comune di Meolo. Abbiamo chiesto i motivi per cui il Prefetto e Vice Prefetto di Venezia, ma anche la stessa Polizia Stradale di Venezia che transita con le proprie pattuglie ogni giorno davanti quell'autovelox non abbiano rilevato la pericolosità sopra descritta. In tutto questo per la Prefettura di Venezia e per la Polizia Stradale di Venezia tutto è regolare visto che nessuno ha ritenuto opportuno intervenire per il ripristino della legalità .
Vista quindi la pressante e persistente attività sanzionatoria che il Comune di Meolo continua ad attuare a danno degli utenti con l'autovelox in questione, abbiamo depositato oggi denuncia querela allegata al presente in capo alle seguenti persone:
PAVAN DANIELE - Sindaco pro tempore Comune Meolo (VE).
MILANELLO FABRIZIO - Responsabile Polizia Locale Comune di Meolo (VE).
FIORENTINO LUCA - Veneto Strade Spa Direttore settore manutenzione.
ZATTONI IVANO - Veneto Strade Spa Responsabile settore manutenzione.
DARCO PELLOS - Prefetto di Venezia.
VIVOLA GIUSEPPE - Vice Prefetto di Venezia Dirigente Area III.
NATALE ELENA - Dirigente Sezione Polizia Stradale Venezia.
D'ELIA MARCO - Regione Veneto Direttore Infrastrutture e Trasporti.
EVENTUALI ALTRI SOGGETTI - che con le loro azioni e/o omissioni hanno direttamente o indirettamente partecipato alla realizzazione dei reati che emergeranno nei fatti di seguito narrati.
Ove accertata e confermata tale situazione di denunciata grave carenza di intervento operativo in violazione di legge, ne conseguirebbe annosa, reiterata e quotidiana ingiusta lesione, da parte degli enti preposti, dei diritti dei consumatori e degli utenti della strada pur costituzionalmente e normativamente garantiti con indebita richiesta e riscossione di somme non dovute ed erogazione di pene accessorie del tutto ingiustificate.
Le conseguenze sul piano amministrativo, civilistico e penale, implicano e comportano condotte censurabili riconducibili e imputabili alle ditte costruttrici come anche alle Istituzioni apicali e periferiche, come anche al Comune di Meolo, Città Metropolitana di Venezia, Regione Veneto, Prefettura e Polizia Stradale di Venezia ed ovviamente della Società Veneto Strade Spa, direttamente e indirettamente coinvolti in questa situazione di rilevata grave e contestata illegalità che, stante al mancata adozione di misure precauzionali e protettive seppur necessarie e richieste, hanno imposto a codesta Associazione ALTVELOX di procedere con opportuna e doverosa denuncia penale, affinché venga ripristinata lo stato di legalità che si ritiene oggettivamente violato e compromesso.
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