Resana (TV) T-Red illegale: Il Giudice di Pace annulla altri due verbali del Comune “Mancano le prove” e Altvelox denuncia ancora.
- Altvelox
- 6 ott
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Il Comune di Resana (TV) per tramite la Polizia Locale dell'Unione Comuni Marca Occidentale, sanziona con un impianto semaforico non omologato ma non si presenta in giudizio. Il Giudice di Pace accoglie il ricorso per assenza di prove e violazione delle regole processuali. Altvelox annuncia nuove azioni penali per responsabilità pubbliche e omissioni gravi.

Il Giudice di Pace di Treviso ha annullato due verbali emessi per il Comune di Resana dall'Unione dei Comuni Marca Occidentale e rilevati tramite il dispositivo semaforico Red&Speed EVO LO, matricola 257, installato sulla SR 245 “Castellana”, all’intersezione con via Vittorio Veneto (SP 19). La motivazione è netta: mancanza di prova certa della responsabilità del trasgressore e assenza di documentazione idonea a dimostrare la legittimità del sistema di rilevazione. Il giudice ha richiamato i principi del rito del lavoro, che impone preclusioni temporali precise e non consente sanatorie tardive.
Un punto centrale è la totale inerzia dell’amministrazione comunale, che non si è neppure costituita in giudizio, nonostante l’ordine di produrre la documentazione attestante l’omologazione del dispositivo.Un comportamento definibile grave sotto il profilo amministrativo e potenzialmente rilevante penalmente: un ente pubblico che emette sanzioni pecuniarie senza poter dimostrare la legalità dello strumento, e poi evita il contraddittorio processuale, tradisce la funzione stessa della pubblica amministrazione, che è quella di agire per la legalità e nell’interesse pubblico.

La decisione del Giudice di Pace è un segnale chiaro. Quando il Comune sanziona i cittadini basandosi su apparecchi privi di omologazione e non produce le prove richieste, la sanzione è illegittima e va annullata. Non è un vizio formale: è una violazione sostanziale dei principi di legalità e di trasparenza.
Altvelox, che ha assistito l’automobilista ricorrente, considera l’episodio gravissimo. L’Associazione ricorda che il dispositivo Red&Speed EVO LO non risulta omologato dal Ministero competente, ma solo “approvato” con atto dirigenziale, privo di valore giuridico ai sensi dell’art. 45 e 142 del Codice della Strada. In assenza di decreto ministeriale pubblicato in Gazzetta Ufficiale, l’utilizzo del sistema è da ritenersi fuori legge.

La mancata costituzione in giudizio del Comune o della , a fronte di una contestazione fondata e documentata, può integrare omissione di atti d’ufficio (art. 328 c.p.), falsità materiale e ideologica in atto pubblico (artt. 476 e 479 c.p.) e truffa ai danni dello Stato o del cittadino (art. 640 c.p.), reati tutti perseguibili d’ufficio se accertata la consapevolezza dell’illegittimità dello strumento impiegato.
Altvelox annuncia che depositerà una nuova denuncia-querela presso la Procura della Repubblica di Treviso per verificare le responsabilità dei funzionari e dei dirigenti coinvolti, sia nella gestione dell’impianto semaforico sia nella decisione di non comparire davanti al giudice. Non si tratta solo di una questione di multe, ma di un principio: nessuna amministrazione può agire fuori dalla legge e sottrarsi al controllo giurisdizionale.
Questa pronuncia conferma che la giustizia, quando chiamata a valutare i fatti senza pressioni, riconosce la differenza tra legalità e abuso procedurale. Ed è un segnale che molti Comuni dovrebbero recepire prima di continuare a utilizzare apparecchi privi di idoneità legale, aggravando così la posizione dei cittadini e lo stesso bilancio pubblico, con spese legali e risarcimenti sempre più frequenti.

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