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Sammichele di Bari: Altvelox presenta seconda denuncia per gravi anomalie nella gestione degli autovelox sulla SS100.

Dopo mesi di segnalazioni da parte dei cittadini, numerose inchieste giornalistiche a livello nazionale (tra cui Le Iene, Striscia la Notizia, Zona Bianca) e verifiche tecniche documentate, in data 21 maggio 2025, la nostra Associazione ha formalizzato presso il Comando dei Carabinieri di Castelfranco Veneto una denuncia-querela per ipotizzati reati di natura penale in relazione alla gestione della rilevazione elettronica della velocità nel Comune di Sammichele di Bari (BA).


SS.100 Comune Sammichele di Bari - Autovelox con operatore civile
SS.100 Comune Sammichele di Bari - Autovelox con operatore civile

Dopo mesi di segnalazioni da parte dei cittadini, numerose inchieste giornalistiche a livello nazionale (tra cui Le Iene, Striscia la Notizia, Zona Bianca) e verifiche tecniche documentate, in data 21 maggio 2025, la nostra Associazione ha formalizzato presso il Comando dei Carabinieri di Castelfranco Veneto una denuncia-querela per ipotizzati reati di natura penale in relazione alla gestione della rilevazione elettronica della velocità nel Comune di Sammichele di Bari (BA). Le condotte segnalate fanno riferimento, tra l’altro, a presunte violazioni degli articoli 328, 356, 374, 476, 479, 81 e 110 del Codice Penale, in relazione agli articoli 629 e 640. I soggetti indicati nella denuncia sono figure istituzionali del Comune di Sammichele di Bari, coinvolte nella gestione e autorizzazione delle sanzioni.



L'incontro mancato col Prefetto che solleva dubbi e interrogativi.


Il giorno successivo, il 22 maggio 2025, Altvelox ha richiesto formalmente un incontro urgente con il Prefetto di Bari, al fine di rappresentare le rilevanti irregolarità riscontrate. Dopo una prima conferma telefonica, il tanto atteso incontro — previsto per il 4 giugno alle ore 18 — si è trasformato, senza alcun preavviso, in una delega al Vice Prefetto aggiunto.


Una scelta istituzionale che riteniamo profondamente inadeguata, considerato il contenuto della denuncia e la gravità delle questioni poste. Questo cambio improvviso non solo ha generato sconcerto e disorientamento pubblico, avendo già annunciato pubblicamente l'incontro con il Prefetto, ma ha anche svuotato l’iniziativa del suo significato istituzionale, ostacolando un confronto diretto e trasparente con l’autorità preposta.


Nuovi elementi emersi: S.S.100 e violazioni procedurali.


A seguito della nostra contestazione formale, ci sono stati trasmessi documenti che, a nostro avviso, confermano l’assenza dei presupposti giuridici e tecnici per l’attività sanzionatoria in atto lungo la strada statale SS100 nel tratto in questione.

Documento ANAS Spa Puglia
Documento ANAS Spa Puglia

È bene precisare: la SS100, secondo quanto dichiarato da ANAS S.p.A. e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è classificata come strada extraurbana secondaria (categoria C). Questo significa che l’utilizzo di dispositivi elettronici per la rilevazione della velocità non può avvenire senza un’istruttoria tecnica della Polizia Stradale e un’autorizzazione formale del Prefetto. A oggi, non risulta che tali passaggi siano mai stati eseguiti.


Nonostante ciò, il Comune di Sammichele ha avviato dal 2021 un’attività sistematica di sanzionamento, utilizzando un autovelox mobile in modalità “togli e metti”, posizionato dietro il guardrail e sporgente sulla carreggiata: una configurazione non solo priva di autorizzazioni formali, ma anche potenzialmente pericolosa per la sicurezza stradale, in quanto in contrasto con le prescrizioni tecniche di ANAS (che richiedono una distanza minima di 3 metri dal margine della carreggiata).


La seconda denuncia: coinvolte anche Prefettura, Polizia Stradale e ANAS Puglia.

Ratifica denuncia querela del 09.06.2025
Ratifica denuncia querela del 09.06.2025

Alla luce dell’inerzia dimostrata dagli enti che dovrebbero vigilare, oggi 9 giugno 2025 abbiamo depositato una seconda denuncia-querela, questa volta indirizzata anche nei confronti di dirigenti della Prefettura di Bari, della Polizia Stradale e di ANAS Puglia.


Riteniamo doveroso sottoporre alla valutazione dell’Autorità Giudiziaria e della Corte dei Conti la condotta, a nostro parere omissiva, di istituzioni che avrebbero avuto il compito — per legge — di vigilare, controllare e impedire attività sanzionatorie prive di fondamento tecnico-legale. Non farlo significa, nei fatti, agevolare un sistema che rischia di colpire ingiustamente migliaia di cittadini, arrecando danni economici e giuridici di rilievo.


Domande che pretendono risposte.


Come è possibile che per anni nessuno abbia sollevato eccezioni, né da parte di ANAS né della Polizia Stradale né della Prefettura, rispetto all'installazione di dispositivi non autorizzati su una strada statale?


Come è possibile che siano stati emessi migliaia di verbali su una strada per la quale mancano gli atti fondamentali richiesti dalla legge? Non è solo una questione di regole violate, ma di fiducia nei confronti delle istituzioni. I cittadini hanno il diritto di sapere se sono stati sanzionati nel rispetto della legge o in violazione della stessa. E noi, come Associazione, abbiamo il dovere di sollevare ogni dubbio, affinché la legalità venga ripristinata.


Proseguiremo su questa strada, con determinazione e nel pieno rispetto delle norme, ma senza fare sconti a nessuno.


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