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Autovelox: Arriva la sanatoria per decreto la prova che per oltre 30 anni ci hanno multato con strumenti illegali.

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti - Matteo SALVINI - ha trasmesso alla Commissione Europea il "Decreto ministeriale per l’omologazione del prototipo, la taratura e le verifiche periodiche di funzionalità dei dispositivi e sistemi per l'accertamento delle violazioni dei limiti massimi di velocità". In sostanza si tratta di una "sanatoria di stato" per 12 modelli di autovelox approvati ma privi di omologazione, tra cui è stato inserito il T-EXSPEED 2.0 proprio quello oggetto di sequestro e sentenze da parte del Tribunale di Cosenza e della Cassazione Penale. Nei prossimi giorni pubblicheremo un testo gratuito per denunciare le multe ingiustamente pagate.

I 12 modelli di rilevatori delle velocità privi di omologazione che dovrebbero essere sanati
I 12 modelli di rilevatori delle velocità privi di omologazione che dovrebbero essere sanati

TESTO SANATORIA MIT

"TENUTO CONTO delle risultanze emerse nell’ambito dei lavori del Tavolo tecnico istituito con il Ministero dell’interno, il Ministero delle imprese e del made in Italy ed ANCI, sull'omologazione e approvazione di tutti i dispositivi strumentali per l'accertamento da remoto di infrazioni al Codice della strada, istituito con nota del Capo di Gabinetto prot. n. 33115 del 6 settembre 2024"


"VALUTATA la necessità di intervenire, nell’ottica di superare le criticità interpretative ed applicative derivanti dalle pronunce oscillanti dei giudizi di merito e di legittimità, con specifico riguardo all’uso dei dispositivi o strumenti di controllo della violazione dei limiti di velocità"


"CONSIDERATA anche alla luce delle risultanze del tavolo tecnico, la necessità di fissare requisiti univoci cui si devono uniformare tutti i dispositivi e i sistemi nell’effettuazione delle misurazioni per l’accertamento della violazione dei limiti di velocità, giusto il combinato disposto degli articoli 45 e articolo 142, comma 6, del codice nonché dell’articolo 192 del Regolamento"


ACCORDI DI STATO


Il controllore (STATO) e il controllato (ANCI - Associazione dei Comuni) si sono messi a tavolino concordando e decidento la soluzione sulla questione omologazioni degli strumenti elettronici, strumenti sanzionatori essenziali per la sicurezza stradale (secondo loro) e la sopravvivenza economica delle Amministrazioni Locali (diciamo noi) arrivando a pubblicare ieri questo provvedimento di carattere amministrativo che comunque rimane di rango inferiore, come abbiamo sempre sostenuto, la legge primaria del Codice della Strada e che al suo articolo 142 co.6 obbliga apparecchiature debitamente omologate.


Trasmissione Provvedimento del 21.03.2025
Trasmissione Provvedimento del 21.03.2025

Nel documento emesso dal MIT, sono state adottate le linee guida per eseguire le omologazioni, ma ne parleremo più avanti dopo averle studiate, e all'articolo 6 - Disposizioni Transitorie del provvedimento stesso è stato disposto che: "I dispositivi o sistemi approvati secondo quanto previsto dal decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 13 giugno 2017, n. 282, essendo conformi alle disposizioni di cui al Capo 1 dell’Allegato A, sono da ritenersi omologati ai sensi del presente decreto. L’elenco dei decreti di approvazione è incluso nell’Allegato B".


Secondo il MIT quindi, 12 apparecchi elettronici indicati nella fotografia di intestazione, risulterebbero omologati e conformi alla legge perchè, sempre secondo il controllore (STATO), sarebbero corrispondenti ai requisiti del Decreto Ministeriale 282/2017 poichè sarebbero dotati di un sistema di controllo maggiore rispetto ad altri denominato "hashing". Ma sappiamo, (salvo smentita o prova contraria) che questo programma di controllo dei dati sarebbe stato inserito solo su alcuni dei compenenti dei rilevatori e guarda caso... non su quelli più essenziali per il controllo del loro reale utilizzo. In poche parole, secondo i nostri esperti tecnici, anche questi 12 rilevatori non potrebbero mai raggiungere gli obiettivi per una corretta omologazione e quindi si cerca di sanarli, facendo un enorme favore alle ditte che li producono e li vendono, ma anche alle stesse Pubbliche Amministrazioni che cosi potranno continuare a sanzionare i cittadini con quegli stessi strumenti illegali usati sino a ieri.


"GUERRA" TRA ISTITUZIONI DELLO STATO


Ad avvalorare quanto appena sostenuto, vi è la prova che tra i 12 rilevatori che vorrebbero renedere legali per decreto e senza ulteriori prove tecniche, risulta esserci proprio il modello T-EXSPEED 2.0 il rilevatore oggetto di indagine della Procura della Repubblica di Cosenza che aveva scoperchiato le numerose irregolarità nel deposito del prototipo al MIT mai avvenuto o meglio, avvenuto solo per alcuni componenti, e successiva sentenza n.13635/2025 della Corte di Cassazione Penale del 14.03.2025 che, confermando i sequestri di quel rilevatore e la condanna penale della ditta per il reato di frode nelle pubbliche forniture, si era anche spinta più a fondo, ribadendo come la legge fosse chiara e come un eventuale dubbio sulle norme vigenti, avrebbe dovuto portare agli amministratori ad una maggiore cautela nel sanzionare i cittadini.

Italia Oggi 15.03.2025
Italia Oggi 15.03.2025

Come avvenuto per i precedenti provvedimenti amministrativi della Avvocatura dello Stato e Ministero dell'Interno, riteniamo che questo ennesimo tentativo di Stato di legittimazione degli autovelox nettamente in contrasto con le decisioni dei Tribunali e della Cassazione Penale, non sortirà quanto voluto e sperato, anzi forse proprio il contrario allontanando il cittadino dalle Istituzioni con perdida ulteriore di fiducia in esso. Indubbio che il provvedimento, qualora venisse accolto dagli Organi di controllo Europeo, fornirebbe un aiuto essenziale e indispensabile alla sopravvivenza delle Amministrazioni Locali, ma salverebbe anche le ditte private che sarebbero legittimate a produrre e commercializzare questi 12 rilevatori seppure privi di debita omologazione.


FOLLOW THE MONEY


Abbiamo quindi da ieri la prova o come si suol dire "la pistola fumante" che per oltre 30 anni lo Stato e le Amministrazioni Locali, hanno sanzionato i cittadini con strumenti illegali in nome della sicurezza stradale, quegli stessi strumenti elettronici che con questo provvedimento si sta cercando oggi di sanare. Ma riteniamo che si voglia cercare di sanare molto di peggio... ovvero tutti quei provvedimenti di autorizzazione e di approvazione emessi dai Funzionari del MIT in assenza di requisiti di legge, e che nel tempo, hanno permesso e autorizzato di fatto le ditte private a produrre e commercializzare rilevatori elettronci per fini sanzionatori senza che questi fossero stati sottoposti alle previste debite omologazioni come sancito dall'articolo 142 co.6 CdS e leggi metrologiche collegate.


L'Ing. Antonio Menegon - Consulente delle Procure
L'Ing. Antonio Menegon - Consulente delle Procure

L'ing. Antonio Menegon al quale hanno incendiato da poco l'autovettura... perito e consulente della Procura della Repubblica di Cosenza da oltre 25 anni studia e denuncia un "sistema autovelox" anche con documenti elebaorati e con i riscontri ottenuti in tutti questi anni di indagini e perizie tecniche. Un sistema affinato e ben architettato con un alibi perfetto (la sicurezza stradale) riassunto in un documento che abbiamo trasmesso dallo scorso anno alle Procure della Repubblica dove si denunciava testualmente:

“Potere deviato dello Stato”. Finalizzato a permettere ai Comuni di finanziarsi sul territorio. Intento apprezzabile, se non fosse stato attuato in violazione di legge e di Diritti Costituzionali.


Corretta prevenzione si sarebbe ottenuta installando, previsti dalla legge 120-2010, cartelli luminosi sonori informativi prima dell’autovelox e sullo stesso, con avviso immediato d’infrazione. Verbali con notifica posteriore all’infrazione, pur moltiplicando gli incassi poco o nulla servono alla prevenzione; perfino l’addestramento dei cani prevede immediatezza tra pena e disobbedienza!


Potere deviato perché non si tratta di episodi sporadici, ma di elementi forti precisi e concordanti ed unidirezionali frutto di una progettazione pianificata, realizzati:


  1. Allestendo istruttorie di approvazione in assenza dei requisiti di legge.

  2. Approvando sistemi privi di qualsiasi strumento preclusivo all’alterazione di software e parametri metrologici (hashing). Software spesso mai depositati.

  3. Approvando sistemi in cui il prototipo depositato è privo di quella “ Identità Funzionale” indispensabile al raffronto con i sistemi poi commercializzati.

  4. Dando carta bianca a ditte private che, tutte, hanno abusato utilizzando collegamenti remoti e che in qualsiasi momento possono modificare i parametri e settaggi funzionali, con possibilità di riportarli a registro prima delle tarature previste. Di fatto tutte le apparecchiature di controllo sono nella totale ed esclusiva disponibilità di ditte private.

  5. Violando la direttiva Minniti del 21.07.2017 oltre che nella gestione, anche nella spartizione del bottino. Un micidiale combinato tra accessi remoti di possibile alterazione di parametri metrologici e illegittimo ritorno economico.

  6. Privilegiando introiti economici spartiti tra pubblico e privato a scapito della sicurezza.

  7. Omettendo di attuare i decreti attuativi dei pannelli luminosi-sonori di velocità e dei countdown, di fatto vanificando la legge 120 del 2010 .

  8. Omettendo di allestire un disciplinare di omologazione, mantenendo così un potere discrezionale da spendere di volta in volta su ogni nuova richiesta di approvazione.

  9. Violando le norme sulle approvazioni (192 reg.c.d.s.) in sospetta collusione con ditte private.

  10. Ingannando ritengo, Ministri di ogni colore che si sono alternati al Mit, decretando

    approvazioni in lesione del sopra citato art. 192 del regolamento del c.d.s.

  11. Creando una situazione in cui l’agente di Polizia è chiamato a ratificare un verbale d’infrazione che sfugge alla sua percezione, organizzato forse fraudolentemente da altri. Quando, corrotto, non tragga utilità di qualsiasi genere dall’esercizio.

  12. Favorendo l’infiltrazione di ditte private nelle PA con sanzionatrici automatiche utilizzate come cavallo di Troia sugli Enti Territoriali. Enti il cui interesse é : soldi! Soldi spesi senza riguardo ai vincoli di bilancio previsti per legge. In assenza di controlli, in una impunità garantita da una mal interpretata Solidarietà Istituzionale.


Il Gazzettino del 22.03.2025
Il Gazzettino del 22.03.2025

CHIEDIAMO GIUSTIZIA


Abbiamo oggi compreso chiaramente che per oltre un trentennio, i cittadini Italiani sono stati sanzionati e hanno pagato multe emesse con strumenti illegali e questo lo sappiamo per certo dal ieri 21 marzo 2025. Se è vero come è vero che sarà impossibile chiedere e ottenere le ingenti somme pagate, è altrettanto legittimo e inconfutabile, che ogni cittadino che lo ritenesse utile per i propri a altrui interessi, possa denunciare alla Autorità Giudiziaria di essere venuto a conoscenza della illegalità delle multe pagate e dei metodi eseguiti per emettere tali sanzioni, denunciando per i presunti reati di truffa e falso tutti gli amministratori che hanno emesso e incassato quelle sanzioni. Tra qualche giorno quindi a titolo gratuito, pubblicheremo un testo base di denuncia querela che ogni cittadino, sempre nel caso lo ritenesse opportuno, potrà utilizzare.


A differenza di quanto stiamo leggendo in tutti gli organi di stampa in queste ore, riteniamo che i ricorsi e sopratutto le denunce penali per truffa e falso non si fermeranno anzi saranno molte più di prima.









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