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Immagine del redattoreAltVelox

Potere Deviato di Antonio Menegon.

E' arrivato il momento di pubblicare questo documento con cui l'Ing. Antonio Menegon mette a nudo il "sistema autovelox" con prove e documenti oggi ben custoditi che faranno tremare molte gambe. Pochi lo conoscono perchè è un professionista schivo e poco propenso ad apparire, preferisce agire... Per descrivere in poche parole chi è l'Ing. Menegon, vi diciamo solo che è colui che è stato incaricato dalla Procura della Repubblica di Cosenza di predisporre la relazione tecnica che ha poi portato ai sequestri del rilevatore delle velocità modello T-EXSPEED 2.0 in molte città Italiane sequestri confermati dal Tribunale del riesame due giorni fa.

Intervista all'Ing. Antonio Menegon
Agorà Rai 24.04.2024 - Intervista all'Ing. Antonio Menegon

Intervengo sul caotico tema degli autovelox e altri sistemi di rilevamento automatico di infrazione, in forma di “Lectio Magistralis”, in presunzione di investitura divina. In questo testo le mie deduzioni sono in corsivo, per distinguerle da prove e riscontri documentali.


Il sequestro di autovelox operato dalla Procura di Cosenza il 29.07.24 è la punta di un iceberg di una inchiesta che in tutta Italia coinvolgerà tutte le apparecchiature automatiche di rilievo infrazioni. Un vaso di pandora scoperchiato dal Pm dottor Antonio Bruno Tridico che, sollecitato da funzionari della PS cosentina operanti sul tema da anni, ha ritenuto affidarmi un incarico di consulenza tecnica. Non sono le apparecchiature il problema, bensì il modo con cui sono state inserite nel sistema con uso che prefigura premeditata violazione di diritti costituzionali e del codice penale. Non le pistole sono responsabili di omicidi ma chi le impugna.

Il provvedimento di sequestro, improntato a cautela, può apparire timido perché si incardina su recenti sentenze della Suprema Corte di Cassazione su omologazione ed approvazione e solo in modo soft allude alle carenze di approvazione. Carenze su cui si concentreranno in ricaduta piramidale tutte le violazioni di legge operate da funzionari, ditte ed operatori di settore.


Vero è che, mancanti protocolli di omologazione scientemente mai allestiti, le approvazioni sostitutive sono state decretate violando consapevolmente e volutamente le procedure di legge.


Sequestro di Cosenza e sentenze di Cassazione riconducono univocamente ad attività precipue della Direzione Generale del MIT. Così solo temporaneamente:

  • Nessun provvedimento per i funzionari che hanno approvato sistemi in lesione di legge.

  • Nessun provvedimento su ipotetiche nuove installazioni di Lab Consulenze.

  • Nessun cenno sugli accessi remoti, operati da tutte le ditte per qualsiasi sistema nella totale ignoranza ed ignavia spesso pelosa delle Polizie Locali, accessi remoti con cui ditte e privati surrogano “facoltà che sono di esclusiva potestà degli agenti di Polizia”.

  • Nessun accesso-sequestro dei server di Lab Consulenze per acquisire materiale probatorio.

  • Nessun provvedimento su corruzione e/o collusione tra ditte e PA.


Avendo partecipato come consulente della Procura, per competenza specifica, alle Sit presso la Direzione Generale per la Sicurezza Stradale e dell’Autotrasporto del Traffico sono in possesso dei risultati delle Sit, della consistenza del deposito prototipi presso la Motorizzazione e di tutti gli altri elementi acquisiti nel corso delle indagini preliminari.

Elementi e riscontri su cui ho basato la “Relazione Finale” trasmessa via pec il 01.03.24 alla Ricezione Atti della Procura di Cosenza. Ahimè, contemporaneamente acquisita non si sa come dagli imputati con e per fuga di notizie. (Allego l’ordinanza di incarico e la Relazione Finale) Elementi e riscontri che, sommati a documenti in mio possesso su attività commissive ed omissive perduranti dal 2005 attuate dall’apparato delle approvazioni del MIT, portano Me a concludere: Nella Direzione Generale per la Sicurezza Stradale ed il Trasporto si è costituito fin dal 2005 un: “Potere deviato dello Stato”.


Finalizzato a permettere ai Comuni di finanziarsi sul territorio. Intento apprezzabile, se non fosse stato attuato in violazione di legge e di Diritti Costituzionali.


Corretta prevenzione si sarebbe ottenuta installando, previsti dalla legge 120-2010, cartelli luminosi-sonori informativi prima dell’autovelox e sullo stesso, con avviso immediato d’ infrazione. Verbali con notifica posteriore all’infrazione, pur moltiplicando gli incassi poco o nulla servono alla prevenzione; perfino l’addestramento dei cani prevede immediatezza tra pena e disobbedienza!


Potere deviato perché non si tratta di episodi sporadici, ma di elementi forti precisi e concordanti ed unidirezionali frutto di una progettazione pianificata, realizzati:


  1. Allestendo istruttorie di approvazione in assenza dei requisiti di legge.

  2. Approvando sistemi privi di qualsiasi strumento preclusivo all’alterazione di software e parametri metrologici (hashing). Software spesso mai depositati.

  3. Approvando sistemi in cui il prototipo depositato è privo di quella “ Identità Funzionale” indispensabile al raffronto con i sistemi poi commercializzati.

  4. Dando carta bianca a ditte private che, tutte, hanno abusato utilizzando collegamenti remoti e che in qualsiasi momento possono modificare i parametri e settaggi funzionali, con possibilità di riportarli a registro prima delle tarature previste. Di fatto tutte le apparecchiature di controllo sono nella totale ed esclusiva disponibilità di ditte private.

  5. Violando la direttiva Minniti del 21.07.2017 oltre che nella gestione, anche nella spartizione del bottino. Un micidiale combinato tra accessi remoti di possibile alterazione di parametri metrologici e illegittimo ritorno economico.

  6. Privilegiando introiti economici spartiti tra pubblico e privato a scapito della sicurezza.

  7. Omettendo di attuare i decreti attuativi dei pannelli luminosi-sonori di velocità e dei countdown, di fatto vanificando la legge 120 del 2010 .

  8. Omettendo di allestire un disciplinare di omologazione, mantenendo così un potere discrezionale da spendere di volta in volta su ogni nuova richiesta di approvazione.

  9. Violando le norme sulle approvazioni (192 reg.c.d.s.) in sospetta collusione con ditte private.

  10. Ingannando ritengo, Ministri di ogni colore che si sono alternati al Mit, decretando

    approvazioni in lesione del sopra citato art. 192 del regolamento del c.d.s.

  11. Creando una situazione in cui l’agente di Polizia è chiamato a ratificare un verbale d’infrazione che sfugge alla sua percezione, organizzato forse fraudolentemente da altri. Quando, corrotto, non tragga utilità di qualsiasi genere dall’esercizio.

  12. Favorendo l’infiltrazione di ditte private nelle PA con sanzionatrici automatiche utilizzate come cavallo di Troia sugli Enti Territoriali. Enti il cui interesse é : soldi! Soldi spesi senza riguardo ai vincoli di bilancio previsti per legge. In assenza di controlli, in una impunità garantita da una mal interpretata Solidarietà Istituzionale.


Tezze sul Brenta 11.08.,2024








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