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Belluno: Autovelox senza incidenti e mancata trasparenza. Denuncia alla Procura n.26.

L'Associazione Altvelox ha denunciato ancora una volta gravi omissioni da parte della Prefettura e della Polizia Stradale di Belluno: negate le informazioni sull’incidentalità nei tratti sottoposti a controllo elettronico. Depositata denuncia-querela per presunte violazioni degli artt. 328, 476 e 479 c.p. e mancata attuazione degli obblighi previsti da circolari ministeriali e norme sulla trasparenza amministrativa.

Nella provincia di Belluno i velox sono spenti da giugno 2024
Nella provincia di Belluno i velox sono spenti da giugno 2024

L’Associazione Nazionale Altvelox – Tutela Utenti della Strada, nella persona del Presidente Gianantonio Sottile Cervini, rende noto di aver depositato in data odierna formale denuncia-querela alla Procura della Repubblica di Belluno e agli organi superiori della Magistratura per omissione di atti d’ufficio e violazioni gravi dei principi di trasparenza da parte del Prefetto di Belluno Antonello Roccoberton, del Vice Prefetto Antonio Russo e del Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Belluno Alessandro Romano.


Tale iniziativa è conseguente al rifiuto degli enti interpellati di fornire i dati statistici sull’incidentalità stradale nei tratti oggetto di recente autorizzazione all’installazione di autovelox fissi, richiesti formalmente da Altvelox ai sensi della legge 241/1990. La Prefettura si è limitata a rinviare genericamente al proprio sito istituzionale, mentre la Polizia Stradale ha rigettato l’istanza sostenendo erroneamente la propria incompetenza e dichiarando trattarsi di "controllo generalizzato".


Nota Prefettura Belluno 15.07.2025
Nota Prefettura Belluno 15.07.2025

Tali risposte sono non solo infondate sul piano giuridico, ma gravemente lesive del diritto di accesso dei cittadini, soprattutto laddove l’Associazione ha motivato l’interesse pubblico alla verifica dei presupposti di legittimità delle postazioni autovelox.


Dai riscontri raccolti da Altvelox emerge che, nei tratti autorizzati, non si è verificato alcun incidente tra giugno 2024 e giugno 2025. Dunque, manca il requisito cardine previsto dalla legge: l’elevato tasso di incidentalità, che deve essere accertato, documentato e verificato tramite gli Osservatori Provinciali presso le Prefetture, come ribadito da più circolari ministeriali e dalla Direttiva Maroni.

L’installazione dei rilevatori senza questo presupposto appare del tutto arbitraria e finalizzata a fini meramente sanzionatori, in spregio alla normativa vigente, alla trasparenza amministrativa e al principio di proporzionalità.


Altvelox denuncia inoltre una disparità di trattamento da parte della Procura di Belluno: mentre decine di nostre denunce sono rimaste senza risposta o archiviate, una querela del Prefetto per presunta diffamazione ha attivato in pochi giorni una perquisizione con un imponente dispiegamento di forze, ai danni del Presidente dell’Associazione e della sede sociale, con il sequestro di dispositivi informatici.


Chiediamo pubblicamente al Governo e al Parlamento di vigilare su quanto sta accadendo nella Provincia di Belluno, dove l’uso delle forze pubbliche e l’interpretazione delle leggi sembrano orientate a reprimere le denunce civiche invece che a garantire legalità e trasparenza.


Altvelox continuerà, nonostante ogni ostacolo, a difendere i diritti degli utenti della strada e a contrastare l’uso distorto dei dispositivi di rilevamento elettronico.



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