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Cittadella (PD): L'autovelox è nascosto ricorso accolto e multa annullata. Il Prefetto dove sta?

Il Comune di Cittadella non si arrende e persiste a sanzionare i cittadini con l'autovelox nascosto sotto il cavalcavia della SR53. Questione segnalata più volte anche alla procura della repubblica di padova che sembra non interesare a nessuno, neppure al Prefetto di Padova che invece dovrebbe revocare l'autorizzazione, quanto meno in rispetto delle numerose sentenze dei Giudici di Pace.


cittadella
SS53 Km.21+725 Comune di Cittadella

Il Giudice di Pace di Padova ha accolto per l'ennesima volta un nostro ricorso annullando la sanzione emessa al Sig. OMISSIS che era stato multato per aver superato (a dire del comune) il limite di velocità di 18 Km/h, sanzione che preveva la decurtazione dei punti patente.


Abbiamo saputo provare al Giudice che l'autovelox sulla S.S. 53 al km 21+725 è stato installato in modo tale da renderlo di fatto assolutamente invisibile agli automobilisti, ovvero da risultare percettibile solo distraendosi dalla guida, potendo vederlo solo a pochi metri dallo stesso e creando in questo modo, un reale e possibile pericolo per la circolazione causa brusche frenate. Nel caso poi ci fosse davanti un altro veicolo o camion, oppure in ore notturne risulterebbe impossibile vedere l'installazione autovelox salvo quando la stessa è stata superata. Non è un caso che la maggior parte delle sanzioni emesse da questo autovelox siano proprio in ore notturne.


sindaco
Sindaco di Cittadella - Luca Pierobon

Il Comune di Cittadella che si è costituito incaricando (a spese dei cittadini) un prestigioso studio legale di Milano, ha giustificato di aver installato in quel modo ed in quel preciso punto della strada il rilevatore elettronico, a causa dello svincolo dove le auto devono rallentare. E fin qui nulla da eccepire, ma come si evince dalle fotografie consegnate al Giudice, l'autovelox è stato ubicato sotto il cavalcavia che attraversa precisamente a metà il "pericoloso" svincolo. Se fosse stato quindi reale interesse del Comune di Cittadella prevenire eventuali condotte pericolose, avrebbe dovuto e potuto, a modesto parere dell'odierno ricorrente, posizionare l'autovelox almeno 200 metri prima dello svincolo in questione, avrebbe dovuto adeguatamente pre segnalare il controllo elettronico con della cartellonista adeguata, anche luminosa, come previsto dal C.d.S. e numerose circolari emanate sul punto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Installandolo invece in questo modo, le auto che superano il limite imposto, vengono fotografate quando oramai lo svincolo pericoloso è stato oltrepassato in entrambi i sensi di marcia, delegittimando così qualsiasi velleità del Comune di Cittadella, di prevenire eventuali pericoli del traffico.


La giurisprudenza ha analizzato più volte il problema, il principio generale uscito fuori dalle aule di tribunale è il seguente: prima di ogni autovelox deve sempre esserci il cartello che avvisa gli automobilisti della possibilità del controllo della velocità. A ben vedere è quest’ultimo che deve essere perfettamente visibile e non anche lo strumento elettronico con cui viene accertata l’infrazione ed effettuata la fotografia all’automobile.


mattino
Il Mattino di Padova - 14/09/2023

La Corte Cassazione comunque ritiene illegittimi quei comportamenti maliziosi della polizia e rivolti a trarre in inganno l’automobilista, come succede quando l’autovelox viene posizionato ad esempio all’interno di un’auto privata. E questo perché, per la Costituzione, la Pubblica Amministrazione deve agire secondo trasparenza. Il suo comportamento sarebbe illegittimo laddove debba ricorrere a sotterfugi per poter verificare il rispetto delle norme da parte del cittadino e quindi nel caso di specie, si chiede al giudice adito, perché installare un autovelox proprio sotto un cavalcavia quando poteva essere installato 200 metri prima dell'intersezione prevenendo in questo modo concretamente eventuali pericoli alla circolazione e sopratutto rendendo legalmente visibile la postazione autovelox?


gazzettino
Il Gazzettino 29/03/2024

Perso l'ennesimo ricorso, ci piacerebbe sapere, ma lo chiederemo formalmente al Sindaco di Cittadella, Luca PIEROBON, quanti soldi pubblici stia spendendo in spese legali per impugnare tutti questi ricorsi che puntualmente perde. Soldi pubblici che ricordiamo vengono spesi per multe che non superano 200 euro....


Il Comune di Cittadella però, paga a favore del famigerato studio legale Milanese (medesimo studio legale incaricato dal Sindaco SCHIESARO di Cadoneghe), parcelle profumatissime quasi certamente che superano 1000 euro a causa. Un ottimo investimento dei soldi pubblici che riteniamo possa essere interessante questione da esporre alla CORTE DEI CONTI.


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