Sicurezza stradale dimenticata: Belluno ancora senza piano di sicurezza nonostante le Olimpiadi alle porte.
- Altvelox Servizi
- 4 giorni fa
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Lettera aperta al Senatore Luca De Carlo: apprezziamo l'impegno contro i tagli, ma chiediamo coerenza e risposte sull'assenza ultra trentennale dei piani di sicurezza delle strade extraurbane previsti dall’art. 36 CdS nella provincia di Belluno. La sicurezza stradale non può essere strumento elettorale.

Oggetto: Richiesta di chiarimenti e impegno concreto sulla sicurezza stradale nella provincia di Belluno in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026
Egregio Senatore De Carlo,
abbiamo letto con attenzione e apprezzamento le Sue recenti dichiarazioni pubblicate su due pagine del quotidiano Il Gazzettino, con le quali ha reso noto di aver ricevuto conferma dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Sen. Matteo Salvini, circa la volontà di rivedere i tagli annunciati per gli interventi di messa in sicurezza delle strade.

Esprimiamo soddisfazione per il Suo impegno affinché tale revisione divenga realtà e per la trasparenza con cui ha informato l’opinione pubblica sul Suo operato. Tuttavia, non possiamo non rilevare, con rammarico, come tale zelo comunicativo non si sia manifestato anche rispetto a un tema per noi cruciale: la persistente inadempienza dello Stato, da oltre trent’anni, riguardo all’adozione e all’aggiornamento dei piani di sicurezza delle strade previsti dall’art. 36 del Codice della Strada nella provincia di Belluno.
Per questo, il suo recente impegno sulla questione della sicurezza stradale, mai letto prima su nostre iniziative, è comprensibile nutrire preoccupazioni sul fatto che tali azioni possano essere influenzate da imminenti ambizioni politiche. Tuttavia rimane importante valutare le sue dichiarazioni e azioni nel contesto delle sue attuali responsabilità istituzionali e del ruolo che ricopre come coordinatore regionale di Fratelli d'Italia. In ogni caso, è legittimo per i cittadini e le associazioni richiedere trasparenza e coerenza da parte di tutti i rappresentanti politici, soprattutto su temi cruciali come la sicurezza stradale, indipendentemente dalle dinamiche elettorali imminenti.
A meno di un anno dai Giochi Olimpici Invernali Milano-Cortina 2026, le strade interessate dall’evento, tra le quali anche quelle che attraversano il suo comune, restano prive di un piano formale di messa in sicurezza, come invece è stato correttamente predisposto in altre realtà provinciali, tra cui Genova e Brescia. Non sarebbero quindi valide le giustificazioni della Provincia di Belluno che hanno scaricato la responsabilità sul Ministero dei Trasporti che non sarebbe mai intervenuto, cosa non vera.

L’art. 36 comma 3 del D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285 (Codice della Strada) impone alle amministrazioni provinciali competenti l’obbligo di redigere piani di manutenzione, adeguamento e messa in sicurezza delle infrastrutture stradali, secondo criteri tecnici stabiliti dal regolamento. Questo obbligo è stato ribadito anche dal successivo regolamento di esecuzione (D.P.R. 495/1992), e ha come scopo la tutela dell’incolumità pubblica, prevenendo situazioni di pericolo derivanti dallo stato delle infrastrutture. Inoltre, l’art. 1 del Codice della Strada stabilisce con chiarezza che "la sicurezza delle persone nella circolazione stradale costituisce un obiettivo prioritario dell’interesse nazionale", evidenziando come tale materia non possa essere subordinata a logiche discrezionali, territoriali o politiche.
Chiediamo dunque, con fermezza e nel pieno rispetto istituzionale, che Ella si attivi pubblicamente per chiarire ai cittadini e agli enti coinvolti per quale motivo la provincia di Belluno sembrerebbe essere esclusa dall’obbligatorietà di quanto prescritto dall’art. 36 CdS, mentre in altre province tale obbligo è stato doverosamente adempiuto.
Siamo un’associazione apartitica, e i nostri atti parlano chiaro: non abbiamo esitato a denunciare pubblicamente sindaci e amministratori di qualsiasi colore politico, laddove la sicurezza stradale fosse stata sacrificata o strumentalizzata e così continueremo a fare. Riteniamo che la sicurezza delle infrastrutture viarie non debba mai diventare terreno di propaganda o rivendicazione politica, ma restare un dovere etico e giuridico primario per tutti i rappresentanti dello Stato.
Alla luce di quanto sopra esposto, attendiamo una risposta scritta, in forma ufficiale e non generica, che chiarisca in modo inequivocabile la posizione del Senatore De Carlo in merito alla perdurante assenza dei piani di sicurezza del traffico, previsti dall’articolo 36 del Codice della Strada, nella provincia di Belluno, a maggior ragione considerato il ruolo centrale che questo territorio avrà in occasione delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026.
Riteniamo che un pronunciamento pubblico e documentato su questa precisa questione sia un atto dovuto nei confronti dei cittadini, delle istituzioni locali e della trasparenza che deve sempre caratterizzare l’azione politica e parlamentare.
In attesa di cortese riscontro, porgiamo distinti saluti.
ALTVELOX ASSOCIAZIONE
NAZIONALE TUTELA UTENTI DELLA STRADA
Il presidente pro tempore Gianantonio Sottile Cervini
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