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Belluno: Condannato l'autovelox di Marisiga ma il Sindaco De Pellegrin impugna la sentenza del Giudice.

Il Giudice di Pace di Belluno condanna nuovamente l'autovelox installato in Via Marisiga ma il Sindaco De Pellegrin... a spese dei cittadini decide di impugnare la sentenza in Tribunale affidando l'incarico all'avvocato Paolo Vignola. Vediamo cosa scrive a difesa della Amministrazione Bellunese. Battaglia legale a spese dei cittadini a difesa di un autovelox illegittimo un ottimo esempio.


Autovelox Via Marisiga Belluno - Km.11+00 SS50

Dimenticandosi che l'Assessore Franco Roccon denunciava alla stampa che questo autovelox serviva solo per fare cassa, il Sindaco Oscar de Pellegrin ha dato incarico all'avvocato Paolo Vignola di impugnare (a spese dei cittadini) la sentenza emessa dal Giudice di Pace di Belluno, che ha condannato quell'autovelox poichè installato ed utilizzato in una strada priva di banchine e ci dicono i documenti in assenza di una forte incidentalità. «I numeri parlano chiaro commenta contrariato e non soddisfatto dalla risposta del primo cittadino alla sua richiesta di chiarimenti - in quel punto l'autovelox è stato posizionato esclusivamente per fare cassa. Altrimenti si sarebbe deciso di metterlo vicino al centro commerciale, un incrocio pericoloso davvero. Il buon senso imporrebbe di spostarlo immediatamente». Assessore Franco Roccon 25/05/2018


Gazzettino 25/05/2018 - «I dati parlano chiaro...». La certezza che l'autovelox di via Marisiga sia stato posizionato in quel punto della SS del Grappa e Passo Rolle esclusivamente per fare cassa, al consigliere Franco Roccon non la leva nessuno.


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L'Assessore di Belluno - Franco Roccon

Corriere delle Alpi 01/05/2018 - "Focus sugli autovelox. Sui quattro box prevelox installati sulle strade urbane della città e sul dispositivo fisso montato a Marisiga, sul rettilineo che porta all’incrocio di Giamosa. Il consigliere di Civiltà bellunese Franco Roccon ha presentato un’interrogazione, cui sarà data risposta nel prossimo consiglio comunale, per chiedere da un lato se i dispositivi montati sulle strade cittadine rispettino le normative più recenti, dall’altro se non sia opportuno spostare l’autovelox fisso messo a Marisiga nella zona del centro commerciale di Salce - Una richiesta non nuova, quest’ultima, perché sono in molti a ritenere che, lì dove si trova, l’autovelox non contribuisca a limitare la velocità dei veicoli nelle zone più delicate: ovvero dove i pedoni si trovano ad attraversare la strada (ad esempio davanti al consorzio agrario). Roccon invita a considerare la possibilità di spostare in un punto più vicino al centro commerciale la cabina, «ritenuta da molti fuori luogo ed utile per rimpinguare le casse comunali ma non idonea a limitare il pericolo dell’alta velocità in zona residenziale o ad alta frequentazione».".


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Appello comune di belluno

Gazzettino 01/05/2018 - «L'autovelox di Marisiga serve solo per fare cassa. E gli altri, sono a norma?». Il consigliere di opposizione Franco Roccon mette alle strette l'Amministrazione sul tema sicurezza stradale, controlli e rispetto del Decreto Minniti. Critico sulla posizione del rilevatore di velocità di Marisiga, a suo dire buono solo per rimpinguare le casse del Comune ma del tutto inutile ai fini della sicurezza per l'abitato di Salce e per gli abitanti di Giamosa, Roccon chiede di fare il punto sulla normativa e su quanto amministrazione e polizia locale siano ligi nel rispettarla. Perché non basta accendere il velox e tirare le orecchie agli automobilisti indisciplinati, il pubblico deve essere il primo a dare il buon esempio".


Corriere delle Alpi 06/11/2019 - "Roccon ha criticato anche l’aumento delle multe, che lega all’autovelox: «20-22 giorni con il dispositivo attivo a Marisiga ogni mese segnalano la volontà del Comune di fare cassa così», ha aggiunto, ribadendo che in quel posto l’autovelox non serve per sicurezza e che andrebbe spostato. O per lo meno bisognerebbe alzare il limite di velocità su quel tratto a 70 km/h".


Ma facciamo un passo indietro e focalizziamo la questione. Lo scorso giugno 2023 il Giudice di Pace di Belluno Dr. Fabrizio Schioppa, accoglieva un ricorso da noi presentato a nome di un imprenditore bellunese che era stato sanzionato dalla polizia locale di belluno mezzo l'autovelox installato nella strada statale 50 al Km.11+00. Della questione ne avevamo ampiamente parlato con un diverso articolo che potete leggere qui.


Il Giudice accoglieva tutte le nostre rimostranze ritenendo che la strada ove risulta installato il rilevatore non ha i requisiti previsti ovvero mancano le previste banchine di larghezza sufficente per il fermo di un veicolo anche pesante in tutta la sua lunghezza. Nel ricorso era comunque stato evidenziato che in quella strada non vi era un elevato tasso di incidentalità, infatti i tragici incidenti registrati molti anni fa per fortuna, non erano stati causati dall'alta velocità. Infatti, a differenza di quanto sostiene il legale del comune di belluno, i militari deceduti erano trasportati nel cassone del camion militare senza alcuna protezione e la povera ragazza deceduta nella curva a 300 metri dal rilevatore in direzione feltre, è stata investita a causa di mancanza delle protezioni un dramma che nulla centra con la velocità e l'autovelox.

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Guardrail Via Marisiga Belluno

La nostra Associazione Altvelox, gia lo scorso maggio 2023 denunciava con un esposto alla Procura della Repubblica, l'utilizzo improprio del rilevatore elettronico di Via Marisiga, evidenziando come la strada non fosse stata messa in sicurezza lasciando l'intera carreggiata verso Feltre priva di guardrail, oppure in quella direzione Belluno, con pericolosi guardrail danneggiati con lamiere taglienti a vista... altro che sicurezza delle strade.


Ma veniamo alla nocciolo della questione e contestiamo i punti su quanto scrive al Tribunale di Belluno l'Avvocato Paolo Vignola:


  1. "Questo tratto è stato classificato ad alta pericolosità ed incidentalità proprio perché lungo di esso sono si sono verificati numerosi sinistri anche mortali..." Abbiamo visto che non corrisponde al vero in quanto gli unici due incidenti mortali registrati molti anni fa e comunque non nell'ultimo quinquiennio non sono stati causati dalla velocità ma da diverse cause.

  2. "A causa del ripetersi di tali eventi drammatici, i cittadini residenti, anche organizzati in comitati, avevano formulato pressanti e reiterate richieste al Comune di Belluno ed alle autorità preposte alla vigilanza ed al controllo della viabilità per ottenere l'adozione di idonee misure di prevenzione e controllo, soprattutto della velocità degli automezzi che indubbiamente è la causa principale dell'incidentalità." Anche questo non ci risulta o almeno la stampa ci racconta una verità diversa. Il Gazzettino del 25/05/2018 riportava le parole del capogruppo di Civiltà Bellunese dicendo che «Ci sono tanti cittadini della frazione arrabbiati su questa questione aggiunge -, perché il posizionamento dell'autovelox non ha risolto il nodo sicurezza di quel tratto di strada».

  3. L'avvocato Vignola, in riferimento ai mancati requisiti della strada e alla evidente assenza delle banchine su tutta la strada accolta dal Giudice di Belluno, fa riferimento ad una vecchia sentenza della Cassazione del 2020 dimenticandosi però che solo nel 2023 la stessa Cassazione ha ridiscusso e annullato quella errata decisione con le recenti sentenze n.1805/2023 e n. 5078/2023 prese proprio in riferimento dal magistrato onorario bellunese.


guardrail
Via Marisiga assenza guardrail

Comunque sia non vogliamo sostituirci al Tribunale e così vedremo come esso riterrà di decidere su questa storia. E' evidente che l'impreditore multato per 180 euro non si presenterà in appello spendendo di tasca propria almeno 1000 euro per l'avvocato e per questo, con molta probabilità, farà si che il Tribunale darà ragione al Comune di Belluno, che ancora una volta sperperando soldi pubblici per difendere "la cassa degli autovelox" avrà dimostrato la propria serietà. Potrà cosi continuare a spendere più di mille euro per le calzature estive di ogni vigile...








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