La vicenda era divenuta virale lo scorso febbraio 2023 quando un cittadino aveva inveito contro un agente della polizia locale del micro comune messinese amabilmente sdraiato nell'auto di servizio nascosta da un muro di cinta e mentre stava effettuando multe con l'autovelox mobile anch'esso occultato dallo stesso muro. Di quelle multe non esiste traccia al Ministero dell'Interno.

IL FATTO
È comparso in Tribunale il giovane messinese che il 28 febbraio dello scorso anno ha insultato la Polizia locale di Sant’Alessio Siculo durante un controllo della velocità sulla Statale 114 con l’autovelox, accusandola di nascondere l’apparecchio per ingannare gli automobilisti. Salvatore Panarello, 30 anni, dopo la denuncia è finito indagato per il reato di oltraggio a pubblico ufficiale «per avere offeso l’onore e il prestigio del pubblico ufficiale ispettore principale […] della Polizia locale, nell’esercizio delle sue funzioni - recita il capo d’accusa - in pubblica via ed alla presenza di più persone, rivolgendo all’indirizzo dello stesso frasi ingiuriose quali “cretino, pezzo di m…”, minacciando di buttare in terra l’apparecchio autovelox posizionato dalla parte offesa in esecuzione del suo servizio e riprendendo la scena con il proprio cellulare». Il pubblico ministero Anita Siliotti ha disposto la citazione diretta a giudizio e il giovane, difeso all’avvocato Antonio Cappadona, ha chiesto alla giudice Rosa Aliberto la messa alla prova: il procedimento è stato quindi sospeso e rinviato all’udienza del 12 febbraio per valutare il programma dell’Ufficio esecuzione penale esterna, finalizzato allo svolgimento di un lavoro di pubblica utilità in favore della collettività che può essere svolto presso istituzioni pubbliche, enti e organizzazioni di assistenza sociale, sanitaria e di volontariato.

Parti civili sono l’ispettore di Polizia locale e il Comune di Sant’Alessio Siculo, entrambi difesi dall’avvocato Massimo Brigandì, che si è costituito per l’ente nell’udienza predibattimentale ricostruendo i fatti ed evidenziando come oltre all’operatore di Polizia locale “sia derivato un vulnus, in termini di danno risarcibile, anche all’immagine del Comune, danno direttamente connesso all'esercizio della funzione istituzionale dell'ispettore di polizia locale gravemente lesa dalla condotta dell’imputato, che si riverbera sull'immagine dell'Ente in termini di minor credibilità, prestigio e diminuzione di potenzialità operativa per effetto della divulgazione del video sui canali social ed esposizione al pubblico ludibrio della funzione legittimamente svolta nell'occorso dall'ispettore. In particolare - aggiunge il legale nell'atto - si evidenzia che il video riprende l'auto di servizio della Polizia municipale di Sant'Alessio Siculo con impresso il logo dell'Ente comunale e inoltre diversi commenti social hanno come destinatari sia il sindaco che il Comune”. “Esprimiamo soddisfazione per l’esito dell’udienza - ha commentato l’avvocato Brigandì - anche in merito alla scelta dell’imputato di optare per la messa alla prova che gli consentirà, a seguito del percorso riparatorio, di uscire indenne dal circuito penale, ma che presuppone la sua piena e incontestata responsabilità. Soddisfatti anche per l’ammissione delle due costituzioni di parte civile dell’ispettore e del Comune, per la negativa ricaduta sull’immagine dell’ente a seguito della deprecabile diffusione del video oltraggioso sui canali social, che ha certamente procurato un grave nocumento in termini di danno risarcibile”.

IL NOSTRO INTERVENTO
Dopo avere ricevuto numerose lamentele di cittadini arrabbiati per la questione, abbiamo deciso di vederci chiaro e cosi lo scorso 15.12.2024 abbiamo trasmesso un formale accesso agli atti al comune, alla Polizia locale di Sant'Alessio Siculo, alla Polizia stradale e Prefetto di Messina. Qualche giorno fa, Prefetto e Polizia Stradale hanno deciso che la nostra Associazione non avrebbe i requisiti per fare domande scomode.... e hanno respinto la richiesta di trasparenza della pubblica amministrazione chiedendo ulteriori motivi per avere il consenso. Ovviamente una risposta burocratica per non dare quanto abbiamo loro richiesto anche perche è evidente che una Associazione Nazionale che tutela la collettività ha diritto di accedere agli atti pubblici. Ma andiamo avanti.
Ad oggi il Comune e la Polizia Locale non hanno risposto, hanno ancora qualche giorno di tempo e dopo la nostra denuncia siamo sicuri che qualcosa ci scriveranno entro il 16.01.2025.
Come abbiamo detto la questione nasce da un espisodio documentato da un video, dove un cittadino ha perso la pazienza ed ha insultato un vigile della polizia locale che si era posizionato davanti la pertinenza privata di una casa con l'auto di servizio nascosta e l'autovelox mobile, occultato dallo stesso muro di recinzione della casa. La strada dove è stato effettuato il controllo era la Strada Statale 114 nella Località Santa Margherita e quindi fuori dal centro abitato. Per questo l'attività di rilevamento delle velocità prevede la contestazione immediata e non differita e per questo motivo serviva obbligatoriamente la presenza della polizia locale. Ma come si vede dal video, il vigile era comodamente sdraiato dentro l'auto di servizio ed era solo, ci si domanda quindi come avrebbe potuto contestare immediatamente le violazioni eventualmente commesse dagli automobilisti che transitavano.

Ma la nostra attenzione si è fermata anche sulla questione temporale.... Il fatto è avvenuto nel FEBBRAIO 2023 in quella giornata quindi il Comune di Sant'Alessio Siculo avrebbe effettuato un servizio di controllo delle velocità dove sicuramente, in considerazione del tratto di strada in discesa, la mancanza dei cartelli di preavviso, l'auto della polizia locale e l'autovelox nascosti, di multe ne saranno state fatte parecchie.
Abbiamo però rilevato che il Comune di Sant'Alessio Siculo ha dichiarato al Ministero dell'Interno che nel 2023 non ha messo a bilancio alcuna sanzione per violazioni rilevate con autovelox. Come sia possibile noi lo sappiamo ma preferiamo che lo chiariscano loro alla Autorità Giudiziaria alla quale abbiamo formalizzato denuncia querela.
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